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Incidente Air India AI171: ecco cosa dice il report preliminare

Illustrazione di un incidente (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Illustrazione di un incidente (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Il tragico incidente che ha coinvolto l’aereo dell’Air India, rimane in parte avvolto dal mistero. Ma qualche dato incomincia ad emergere.

Le indagini sul tragico incidente del volo Air India AI171 cominciano a delineare un primo quadro, seppur parziale, di quanto accaduto. E nonostante il report sia ancora solo preliminare, alcuni elementi emersi stanno facendo discutere. Come riportato da AVSN, tra questi uno in particolare ha catturato l’attenzione: i comandi del carburante sarebbero passati in modo anomalo dalla posizione “RUN” alla “CUTOFF” proprio nella fase cruciale del decollo.

A bordo, la situazione è precipitata nel giro di pochi secondi. I due motori hanno perso potenza simultaneamente, con i piloti che hanno cercato di reagire riattivando il flusso di carburante e rilanciando i motori, ma senza riuscire a stabilizzare del tutto la spinta. Poco dopo è arrivata la chiamata “Mayday”, seguita dall’impatto. Il relitto è stato ritrovato fuori dal perimetro dell’aeroporto.

Un dettaglio che ha suscitato parecchie domande riguarda la dinamica del blocco dei motori. È stato un errore in cabina? Una disattenzione? O magari un guasto a un componente che avrebbe dovuto essere controllato anni fa, ma che è sfuggito ai radar della manutenzione?

Curiosamente, esiste un documento ufficiale, un bollettino informativo pubblicato nel 17 Dicembre del 2018 dalla FAA Aviation Safety, che segnalava proprio il rischio di un funzionamento anomalo di quegli stessi interruttori. E ora, a distanza di anni, quel vecchio avviso rischia di diventare una prova chiave nell’indagine sull’accaduto.

Una sequenza di rapidi eventi

Stando a quanto riportato nel report dell’AAIB, l’aereo aveva appena raggiunto i 180 nodi (velocità indicata) alle 08:08:42 UTC, quando si è verificata una brusca anomalia. Entrambi gli interruttori del carburante sono passati da RUN a CUTOFF nel giro di un secondo. Questo ha letteralmente “spento” i motori, bloccando immediatamente il flusso di carburante. In cabina, è stata registrata una breve conversazione tra i due piloti. Uno chiedeva all’altro se avesse toccato gli interruttori, ma la risposta è stata negativa.

Da lì in poi, i tentativi di ripristino si sono susseguiti a ritmi serrati: il motore 1 ha dato segnali di ripresa, ma il 2 non riusciva a tornare stabile. Intanto, il sistema di emergenza (la Ram Air Turbine) cercava di compensare la perdita di pressione idraulica. Alle 08:09:05 UTC è partita la chiamata di emergenza. L’ultimo dato registrato arriva a 08:09:11, dopodiché tutto si spegne. L’aereo precipita poco fuori dall’aeroporto. 

Illustrazione di un Air India (RyanZ225 PC (aka ZhangerAviation) FOTO) - aerospacecue.it
Illustrazione di un Air India (Wikipedia RyanZ225 PC (aka ZhangerAviation) FOTO) – aerospacecue.it

Il bollettino del 2018 e il nodo delle responsabilità

Qui entra in gioco un elemento che fino a ieri sembrava secondario: il Special Airworthiness Information Bulletin NM-18-33, emesso dalla FAA il 17 dicembre 2018. In quel documento, si avvertiva che su alcuni velivoli, tra cui i Boeing 787-8, lo stesso modello del volo AI171, i comandi carburante potevano essere installati con un difetto: l’assenza del blocco meccanico che impedisce movimenti accidentali. Normalmente, per spostarli da RUN a CUTOFF, bisogna sollevare fisicamente l’interruttore. Se il blocco non funziona, basta un colpo, una vibrazione, o anche solo una pressione involontaria.

Il problema è che quel bollettino era solo “advisory”, cioè non obbligatorio. Secondo quanto riportato dal Times of India, non si sa se Air India abbia seguito le raccomandazioni indicate in quel bollettino. Se non lo ha fatto, la compagnia potrebbe trovarsi in una posizione delicata, soprattutto se si dimostrasse che l’anomalia è legata proprio a quel tipo di malfunzionamento.