Le hanno chiamate le “multe dell’elettrico” | In tutte le città italiane ora ti distruggono: ti becchi a ripetizione un salasso da 400€

Auto elettrica e costi (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Le nuove regole per i mezzi elettrici stanno già creando problemi (e multe) un po’ ovunque: ecco cosa succede.
Succede spesso così: qualcosa che fino a ieri sembrava normale, quasi banale, diventa improvvisamente oggetto di regole rigide, con tanto di sanzioni. E a volte non basta nemmeno il buon senso: se non sei al passo con le ultime novità, ti ritrovi nei guai prima ancora di accorgertene.
In Italia, negli ultimi anni, la mobilità urbana è cambiata parecchio. Le strade si sono riempite di mezzi agili, silenziosi e “green”, che hanno rivoluzionato il modo di spostarsi, specialmente nei centri città. Ma – e qui viene il punto – la legge ci ha messo un po’ a rincorrere il cambiamento, e ora lo fa tutto d’un colpo, con decisione.
E quando lo Stato interviene… beh, le novità non sono mai morbide. Si parla di multe pesanti, anzi salate, e il rischio di prendere uno di questi verbali è più reale che mai. Il problema? In tanti non ne sanno nulla, e stanno continuando ad usare il proprio mezzo come sempre, convinti di non fare nulla di male.
Ciò che colpisce è che le multe stanno già fioccando. E non stiamo parlando di divieti di sosta o limiti di velocità, ma di qualcosa di molto più “tecnico”, che colpisce proprio chi usa ogni giorno i mezzi elettrici. Ecco, è il classico caso in cui ti trovi dalla parte sbagliata senza nemmeno sapere perché.
Evitare la stangata si può, ma serve mettersi in regola subito
Per non farsi spennare, la cosa da fare è una sola: registrare il mezzo sul sito del Ministero e aspettare la targa adesiva. Quando arriva (è fatta in modo da essere difficile da falsificare), va applicata in un punto visibile: sul parafango o sul piantone dello sterzo, tra i 20 e i 120 cm da terra.
Le multe sono già partite – pare in diverse città – e tanti ci sono finiti dentro senza nemmeno sapere che fosse cambiato qualcosa. Lo ha riportato anche dailybest.it: chi circola come prima, ora rischia grosso. Una targa di pochi centimetri può fare la differenza tra una corsa tranquilla e un salasso da 400 euro.
Ci sono regole nuove e pochissimi le conoscono davvero
Il 27 giugno 2025 è entrato in vigore il decreto n. 210 del Ministero dei Trasporti. Cosa dice, in pratica? Che tutti i monopattini elettrici devono essere targati. Sì, hai letto bene: ora serve una targa adesiva ufficiale, fornita direttamente dallo Stato, per continuare a circolare senza problemi.
L’obbligo vale per tutti i monopattini senza sedile, con un solo motore e manubrio, cioè – di fatto – la maggior parte di quelli in circolazione. Chi viene beccato senza targa rischia una multa tra i 100 e i 400 euro. E nei casi più “gravi”, diciamo così, il mezzo può anche essere sequestrato. Ah, ovviamente e-bike e bici elettriche non c’entrano nulla: la regola riguarda solo i monopattini.