Queste macchie appena scoperte sono inquietanti | Siamo tutti appesi a un filo sottilissimo: sono loro a decidere la nostra fine

Macchie sulla Terra, cosa significa (Canva) - AerospaceCUE
Ci sono delle macchie che gli scienziati hanno rilevato che potrebbero essere dei cattivi presagi: ecco tutto quello che c’è da sapere
Gli scienziati stanno da tempo facendo delle ricerche che possano approfondire lo stato del Pianeta Terra e i conseguenti fenomeni che stanno stravolgendo alcune parti del mondo nell’ultimo periodo.
D’altronde, sempre più spesso si sente parlare di terremoti, eruzioni vulcaniche improvvise, maremoti e tsunami. Senza considerare temporali e fenomeni atmosferici improvvisi e avversi. Tutti questi eventi contribuiscono all’instabilità generale in alcune aree e rendono la sicurezza critica per migliaia di persone.
Ma potrebbe esserci un’unica attività collegata a tutte le altre? A quanto pare sì. Un gruppo di scienziati ha scoperto delle “macchie” inquietanti che potrebbero significare l’avvicinarsi di un evento catastrofico, la fine del Pianeta.
Ma è davvero così? Ecco tutto quello che sta succedendo e cosa potrebbe significare per il futuro dell’umanità.
Le macchie scoperte dagli scienziati: di cosa si tratta?
Le macchie scoperte dal gruppo di scienziati sono sempre state presenti sulla Terra. Ora sembra che al di sotto della crosta terrestre, precisamente sotto l’area dell’emisfero africano e di quello pacifico, ci siano due grandissime macchie che raggiungono la proporzione dei continenti.
Ma di cosa si tratta? Come riporta il sito britannico thesun.co.uk, queste strutture profonde si chiamano BLOBS (acronimo di Big Lower-mantle Basal Structures) e potrebbero aver avuto un ruolo determinante nelle imponenti eruzioni vulcaniche che seguirono l’impatto dell’asteroide considerato principale responsabile dell’estinzione dei dinosauri. Sebbene la collisione con un asteroide circa 66 milioni di anni fa rappresenti l’evento scatenante del cataclisma, è opinione condivisa che le successive eruzioni vulcaniche abbiano contribuito in modo significativo alla crisi biologica globale.
Sono davvero un pericolo?
Non bisogna affatto sottovalutare le eruzioni globali. Nel dettaglio, le eruzioni provocate dalle BLOBS sarebbero capaci di distruggere intere città – come testimoniato dal caso di Pompei – e potenzialmente in grado di sterminare la vita sulla Terra. Gli scienziati hanno anche scoperto che le BLOBS si trovano a migliaia di chilometri sotto la superficie terrestre, muovendosi in modo simile alle placche tettoniche superiori.
Il team guidato dalla vulcanologa Annalise Cucchiaro dell’Università di Wollongong (Australia) ha individuato tali strutture e ne ha analizzato l’influenza sull’attività vulcanica. Le eruzioni più devastanti si verificano quando colonne incandescenti di roccia – chiamate mantle plumes – risalgono dalle profondità del mantello, a circa 3.000 chilometri di profondità. Resta ancora incerto se le BLOBS siano fisse o in movimento, ma gli autori dello studio sottolineano che comprendere la loro dinamica è fondamentale per spiegare eventi geologici di enorme impatto. I modelli utilizzati suggeriscono che le posizioni dei pennacchi mantellari corrispondano a quelle delle eruzioni registrate nel record geologico.