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Che botta, questa eruzione si è sentita anche nello Spazio | Hanno tremato i satelliti

Eruzione da satellite

Eruzione da satellite(Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un’eruzione molto violenta è stata avvertita anche dai satellisti presenti nello spazio. Ecco cosa è accaduto davvero.

Le eruzioni vulcaniche rappresentano uno degli eventi naturali più spettacolari e al tempo stesso pericolosi che esistano sul nostro pianeta. Si tratta di fenomeni geologici che avvengono quando il magma, una miscela di rocce fuse e gas proveniente dal mantello terrestre, riesce a risalire verso la superficie attraverso fratture nella crosta terrestre.

Quando la pressione diventa insostenibile, il vulcano esplode liberando lava, ceneri, lapilli e gas in quantità che possono avere conseguenze devastanti per l’ambiente e le popolazioni vicine. Le eruzioni non sono tutte uguali. Possono essere esplosive o effusive, a seconda della composizione del magma e della struttura del vulcano.

Le eruzioni esplosive, come quella del Vesuvio nel 79 d.C. che distrusse Pompei ed Ercolano, rilasciano grandi quantità di materiali piroclastici e possono causare la morte istantanea di migliaia di persone. Le eruzioni effusive, invece, producono colate laviche più lente ma comunque distruttive, come accade frequentemente sull’Etna o nelle isole Hawaii.

In entrambi i casi, l’impatto sul territorio può essere enorme: si possono distruggere interi villaggi, alterare il clima locale e contaminare l’aria e l’acqua. Nonostante il loro potenziale distruttivo, le eruzioni vulcaniche hanno anche un lato positivo.

Le terre vulcaniche

Le terre vulcaniche, ad esempio, sono tra le più fertili al mondo, grazie alla presenza di minerali rilasciati dalla lava raffreddata. Inoltre, l’attività vulcanica è una risorsa preziosa per la geotermia, permettendo di produrre energia pulita sfruttando il calore naturale della Terra. Alcuni paesi, come l’Islanda, basano una buona parte della propria energia su fonti geotermiche, contribuendo a ridurre l’inquinamento e la dipendenza dai combustibili fossili.

Oggi la scienza vulcanologica ha fatto grandi progressi. I ricercatori sono in grado di monitorare costantemente i vulcani attivi attraverso sensori sismici, satelliti e strumenti chimici che rilevano variazioni nei gas emessi. Questo consente di prevedere con maggiore accuratezza le eruzioni e adottare misure di evacuazione in tempo utile.

fumo da satellite
fumo da satellite (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un’eruzione violenta

Come riportato su the sun.co.uk, l‘eruzione sottomarina del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha‘apai, avvenuta nel gennaio 2022 nel Pacifico, è stata così potente da inviare onde d’urto fino nello spazio. La colonna di cenere e gas ha raggiunto i 50 chilometri di altezza, superando di gran lunga l’altitudine abituale degli aerei di linea. Si tratta di una delle esplosioni vulcaniche più violente mai registrate in epoca moderna.

Secondo uno studio pubblicato su AGU, l’esplosione ha generato onde d’urto talmente forti da attraversare l’atmosfera e arrivare nella termosfera, dove orbitano molti satelliti artificiali. I ricercatori hanno analizzato queste onde grazie a strumenti spaziali, rivelando come un’eruzione terrestre possa influenzare direttamente l’ambiente spaziale vicino alla Terra.