Questo nuovo Pianeta è un vero caos | Stanno impazzendo tutti a studiarlo: si comporta come un bimbo viziato

Un nuovo incredibile pianeta (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un’opera realmente complessa, partita con l’osservazione, che ora sta proseguendo con lo studio. Nessuno riesce a comprendere questo nuovo Pianeta
Scoprire un nuovo corpo all’interno del nostro Universo, presumibilmente infinito, non può che rappresentare un inevitabile traguardo, una piacevole sorpresa anche quando più che di sorpresa si parla di ricerca prolungata e spasmodica.
Ma come avviene la scoperta di un Pianeta o di un esopianeta (sito dunque al di fuori del Sistema Solare) esso sia? Per raggiungere un simile obiettivo è fondamentale l’impiego combinato di più strumenti e dell’impegno di più figure.
Esistono numerosi metodi che possono permettere l’individuazione di un nuovo corpo all’interno del nostro Sistema. Il più arduo ma affascinante prevede l’imaging diretto, ossia l’inquadratura diretta sul Pianeta.
Quello in assoluto più in voga, in quanto potenzialmente in grado di offrire una proiezione più alta in termini di efficacia risulta, però, essere quello che prende in riferimento il transito degli oggetti dinnanzi alla propria stella. Questo metodo prevede l’impiego di strumenti di assoluto livello come il Telescopio Kepler o il James Webb Space Telescope.
La scoperta incredibile
L’astrofisico Tomas Stolker ha guidato un team di ricerca verso la scoperta di un pianeta gigante di giovane formazione che si trova correntemente a compiere un’orbita intorno ad una stella già in grado di completare la formazione planetario. Ci troviamo all’interno della Costellazione dello Scorpione, più precisamente all’interno di sistema binario che dista circa 440 anni luce rispetto alla nostra Terra.
Parliamo di una scoperta in grado di rivoluzionare le conoscenze e la concezione circa il processo di formazione dei pianeti. La sua pubblicazione, avvenuta sull’autorevole rivista Astronomy and Astrophysics, permette di comprendere maggiori informazioni circa il sistema, denominato HD 135344 AB.
Quali aspetti è stato possibile approfondire?
Lo stesso risulta essere composto da due differenti stelle, una A-type e una F-type, le cui evoluzioni paiono come totalmente diverse, in quanto la stella primaria si è rivelata già in grado di dissipare totalmente il proprio disco protoplanetario, mentre quella secondaria continua a presentarlo in modo evidente, come evidente è la ricca presenza di polveri.
Completare la ricerca non è stato affatto agevole: sono stati infatti necessari ben quattro anno di osservazioni costanti, che hanno comportato l’impiego dello strumento SPHERE e del Very Large Telescope, sino alla definitiva individuazione del Pianeta, la cui massa, secondo le prime stime, risulterebbe essere superiore a quella di Giove di almeno 10 volte. La formazione di HD 135344 Ab sarebbe avvenuta non oltre 12 milioni di anni fa, nelle vicinanze della così detta “Linea della Neve“, più volte indicata come una regione appropriata allo sviluppo dei giganti gassosi. A scriverlo è ScienceAlert.it.