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Marte, risolto il mistero che attanagliava gli scienziati | Dopo mezzo secolo arriva la soluzione: acqua evaporata a causa sua

Gli eterni misteri di Marte

Gli eterni misteri di Marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Gli esperti si sono interrogati a lungo su questo aspetto, senza mai riuscire a risalire ad una risposta concreta. Il dubbio è finalmente sciolto

La presenza di Marte ha da sempre affascinato gli esperti della comunità aerospaziale, portando gli stessi a porsi molti punti interrogativi, inducendo, perciò, a cercare prove e testimonianze che potessero fornire risposte concrete.

Tra gli elementi di maggiore interesse, ad esempio, vi sono da sempre la volontà di indagare circa l’ipotetica vita passata che si sarebbe stabilita sul Pianeta in un periodo in cui sullo stesso era presente acqua allo stato liquido.

Inoltre, il fatto che gli esperti siano riusciti a comprendere informazioni maggiorate circa la presenza, odierna, di batteri annidatisi probabilmente all’interno delle grotte vulcaniche, potrebbe alimentare la speranza che anche al giorno d’oggi alcune zone del Pianeta continuino ad essere in grado di ospitare vita.

Le numerosi missioni svoltesi sulla superficie marziana, poi, sono riuscite a condurre al prelevamento di campioni di materiali provenienti direttamente dal Pianete, ma anche ad osservare oggetti realmente insoliti e bizzarri.

Un quesito resta ancora irrisolto

Sappiamo per certo che un tempo Marte risultava essere ricco di corsi d’acqua, ma forse addirittura masse, come laghi ed enormi oceani, prima che le modifiche del corso del tempo portassero il Pianeta Rosso ad apparirci esattamente come lo vediamo oggi, ossia come un deserto totalmente secco. La domanda, a questo punto, sorge spontanea, non soltanto agli spettatori più interessati, ma anche negli esperti che spendono ogni giorno della propria vita per rispondere a questi ostici quesiti: in che modo l’acqua è riuscita a scomparire? Ma soprattutto, dove è finita?

Secondo quanto riportato da Live Science, si sarebbe sviluppata una teoria inedita per spiegare questo fenomeno, a seguito di una ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Astronomy. L’ipotesi avanzata è che la perdita termica dell’atmosfera sia stata la principale causa della trasformazione di Marte da paradiso idrico a deserto arido; la stessa sarebbe stata conseguenza diretta dell’inclinazione instabile del Pianeta Rosso, combinata con il fattore delle frequenti tempeste di polvere, in grado, sembra, di aumentare il grado di aridità della superficie.

Illustrazione di acqua su Marte
Illustrazione di acqua su Marte (Shutterstock foto) – www.aerospacecue.it

Cosa ci consegna questa spiegazione?

Bisogna, infatti, tenere a mente di come Marte, a differenza del Pianeta Terra, non presenti alcun satellite naturale capace di stabilizzarne l’asse, facendo sì che il corpo continuasse ad oscillare tra gradi di inclinazione compresi tra gli 0 e i 66, producendo devastanti risvolti sia sul clima, sia sulla sua atmosfera, con scioglimenti del ghiaccio ai poli e un conseguente maggior quantitativo di vapore acqueo verso l’atmosfera.

Attraverso l’effettuazione di simulazioni climatiche particolarmente dettagliate è stato possibile comprendere come Marte, trovandosi ad un’inclinazione media pari a 35° sarebbe stata soggetta alla perdita di addirittura miliardi di atomi di idrogeno per ogni anno trascorso, ossia un quantitativo corrispondente a 80 metri di acqua su tutta la superficie marziana.