Patente, è caos sospensioni | Troppi cambiamenti repentini: non farti beccare alla guida o te ne vai dritto in galera

Sospensione della patente (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
Gli automobilisti potrebbero rischiare grosso in simili situazioni. Basta un minimo passo falso e sei costretto a dire addio alla tua patente
Quando un automobilista risulta essere soggetto al severo provvedimento della sospensione della propria patente, lo stesso viene sottoposto al divieto assoluto di circolazione sin dal momento in cui la sanzione viene comminata.
Ovviamente, la possibilità di usufruire della propria patente di guida non viene consentita in nessun caso nei confronti di chi, commettendo una determinata violazione, ha subito la corrispondente pena. L’unica eccezione è rappresentata da un permesso eccezionale ufficialmente firmato dal Prefetto.
In tutti gli altri casi, dato che questa specifica circostanza si rende effettiva solo in casi di necessità estreme ed improrogabili, il guidatore non potrà usufruire della propria macchina nemmeno per completare uno spostamento breve, trovandosi inevitabilmente compromesso nella gestione della propria quotidianità.
Anche perché il documento che abilita alla circolazione deve necessariamente essere depositato o presso la Prefettura, o presso la Motorizzazione Civile della Provincia di residenza, esponendo il guidatore a rischi ancora più gravi nel caso in cui lo stesso decidesse di uscire al volante sprovvisto di patente, con la stessa soggetta a sospensione.
Quando si palesa il rischio?
In base alla gravità dell’infrazione commessa la sospensione può estendersi a partire da un periodo di 15 giorni, fino poi a salire. Nello specifico, le circostanze indicate dal Codice della Strada che possono condurre ad un prolungamento della sanzione sono svariate.
A partire dal mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, proseguendo con il mancato rispetto dell’obbligo di fermata a seguito di un incidente causante danni anche ad altri conducenti, passeggeri, pedoni o in generale terze persone, ma anche mostrarsi irrispettosi nei confronti di una limitazione alla circolazione stabilita da un’ordinanza comunale, ad esempio, al fine di produrre una riduzione dell’inquinamento e della diffusione di gas serra, non permettendo alle vetture di transitare o sostare in un determinato tratto della città.
Le circostanze più gravi
Conoscendo il periodo di sospensione minimo e sapendo che lo stesso può essere destinato a salire, viene spontaneo chiedersi a quanto corrisponda, invece, la sanzione massima in termini di tempo: 5 anni di sospensione, un’eventualità possibile esclusivamente nel caso in cui il soggetto responsabile di un incidente stradale, causato mentre lo stesso si trovava alla guida, evita di prestare soccorso pur in presenza di terze persone che risultano ferite a seguito dello scontro.
La sospensione può essere, ovviamente, disposta anche dopo che l’automobilista è stato sorpreso alla guida sotto l’effetto di sostanze psicotrope o alcoliche: nel caso in cui la sanzione avvenisse per un motivo simile, il guidatore avrebbe necessità di rivolgersi alla Commissione Medica Locale per farsi visitare e per ottenere un nuovo certificato che ne attesti l’idoneità psico-fisica, ovviamente indispensabile per riottenere la patente nelle proprie mani. A riportarlo è Virgilio.it.