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Autovelox, ormai la Legge è dalla parte dei cittadini | Non basta più l’omologazione: se non c’è questa, le multe non sono valide

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Autovelox irregolari (Canva foto) - www.aerospacecue.it

Una decisione della Cassazione cambia il rapporto tra automobilisti e autovelox, ma pochi conoscono i dettagli che fanno la differenza.

Il timore di una sanzione, anche per una minima infrazione, accompagna ogni guidatore. L’aumento dei dispositivi automatici e la loro diffusione nelle aree urbane e extraurbane hanno contribuito a creare un vero e proprio clima di sorveglianza.

Tuttavia, non tutti questi apparecchi sono in regola con quanto oggi richiesto dalla legge.

Negli ultimi mesi si è acceso il dibattito attorno a questi strumenti, in particolare dopo l’entrata in vigore del cosiddetto “Decreto Autovelox” voluto dal ministro Salvini. Il provvedimento ha introdotto nuove regole per il posizionamento e l’utilizzo degli autovelox, ma non è l’unica novità che ha modificato il quadro normativo. In realtà, c’è un aspetto ben più tecnico che sta facendo discutere.

Non basta più sapere dove si trova un autovelox per evitarne le conseguenze. Oggi ciò che può davvero fare la differenza è un documento, spesso ignorato ma decisivo. Si tratta di una verifica obbligatoria, che deve essere presente e aggiornata, altrimenti la sanzione potrebbe essere nulla. Questo dettaglio, apparentemente banale, può salvare centinaia di automobilisti da multe ingiuste.

La svolta normativa che cambia le regole del gioco

Come sottolinea Automotore.it, la Corte di Cassazione ha chiarito un punto cruciale: perché una multa da autovelox sia valida, serve la taratura del dispositivo. Non basta l’omologazione o l’approvazione tecnica del modello. La legge ora richiede un controllo periodico che certifichi il corretto funzionamento dello strumento al momento della rilevazione.

Questa verifica deve avvenire almeno una volta all’anno e deve essere accompagnata da un controllo funzionale, cioè una conferma pratica del fatto che l’autovelox sia stato installato correttamente e fosse attivo nel momento in cui è stata rilevata l’infrazione. In assenza di questi requisiti, la multa può essere considerata illegittima, aprendo la strada a un ricorso efficace e spesso vincente.

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Autovelox su strada (Canva foto) – www.aerospacecue.it

Il dettaglio che può annullare una sanzione

Il verbale notificato al conducente deve riportare con precisione gli estremi della taratura e della verifica funzionale. Se questi elementi non sono presenti, chi ha ricevuto la sanzione ha diritto di contestarla. Non si tratta di un cavillo: la legge lo prevede esplicitamente, e il Giudice di Pace può annullare la multa se riscontra la mancanza.

Anche il posizionamento dell’autovelox è essenziale: deve essere ben visibile, segnalato e installato in una postazione autorizzata. Se manca uno di questi requisiti, il verbale può perdere validità. La normativa offre così nuove possibilità di difesa per gli automobilisti, che spesso subiscono sanzioni automatiche senza sapere che avrebbero potuto evitarle. Ora la legge è più chiara, ma resta da capire quanti riusciranno davvero a farla valere.