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Francia e Gran Bretagna, alleanza con un unico obiettivo | Obiettivo contrastare lo strapotere di Elon Musk nello Spazio

Elon Musk

Inghilterra e Francia contro Elon Musk (Canva foto) - www.aerospacecue.it

Un investimento britannico nella tecnologia spaziale francese riaccende la cooperazione tra Londra e Parigi.

Nell’ombra dei grandi eventi diplomatici e delle tensioni internazionali, si muovono decisioni che, a prima vista, possono sembrare puramente economiche. Un esempio emblematico arriva proprio dal settore spaziale, dove la collaborazione tra paesi europei sembra riaccendersi in forme inaspettate. La Gran Bretagna ha infatti deciso di investire in un asset strategico francese, aprendo interrogativi sul senso e sugli obiettivi reali di questa scelta.

L’azienda coinvolta è Eutelsat, uno dei pochi colossi satellitari europei ancora in grado di competere sul piano globale. La mossa di Londra, in apparenza limitata a un rafforzamento azionario, ha attirato l’attenzione degli analisti internazionali. Dietro al gesto, si intravedono calcoli geopolitici più complessi, che toccano non solo la tecnologia, ma anche le alleanze e le fratture post-Brexit.

È interessante osservare come questa intesa franco-britannica si manifesti proprio mentre il Regno Unito cerca di ricollocarsi nel mondo. La Brexit aveva sancito una rottura netta con l’Europa continentale, ma oggi Londra sembra rivalutare alcuni legami strategici, soprattutto con Parigi, che mantiene una visione ambiziosa dell’autonomia tecnologica europea. Una visita di Stato e un accordo commerciale diventano così i segnali di un riavvicinamento tattico.

L’elemento spaziale, tuttavia, non è l’unico tratto distintivo di questa nuova fase di cooperazione. In parallelo, il tema migratorio resta un nodo sensibile, con Londra impegnata a chiedere a Parigi un controllo più serrato sulla Manica.

Intese strategiche sotto la superficie

Secondo quanto riportato da Insideover, l’investimento britannico da 163 milioni di euro in Eutelsat va ben oltre una semplice manovra finanziaria. È un segnale che Londra non vuole restare ai margini della corsa allo spazio, soprattutto in un momento in cui le costellazioni satellitari stanno diventando infrastrutture centrali per la sicurezza e l’economia globale. Anche se formalmente esclusa dalle politiche industriali europee, la Gran Bretagna cerca così di rientrare nel gioco.

Dal canto suo, la Francia vede nella collaborazione un’occasione per rafforzare l’idea di un’Europa autonoma dalle grandi potenze. Tuttavia, la divergenza di vedute tra Parigi e Londra rimane marcata. Parigi punta a una sovranità tecnologica europea, mentre Londra continua a oscillare tra la sponda atlantica e quella continentale. L’accordo su Eutelsat, quindi, sembra più una tregua tattica che un’alleanza strutturale.

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Economia (Canva foto) – www.aerospacecue.it

Una risposta implicita al dominio di Elon Musk

Nel cuore della questione c’è la sfida lanciata a Elon Musk. Starlink, la rete satellitare globale sviluppata da SpaceX, ha ormai raggiunto una posizione dominante, con migliaia di satelliti attivi e un’influenza crescente anche in ambito militare. Eutelsat rappresenta una delle poche alternative europee in grado di resistere alla pressione del modello americano. L’ingresso del Regno Unito nella compagine azionaria è dunque un segnale chiaro: l’Europa non vuole cedere tutto lo spazio, in senso letterale, a Musk.

La sfida è però impari. Le risorse messe in campo da Musk e dal governo USA restano difficili da eguagliare, sia in termini di capitale che di velocità d’implementazione.