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Calabria, un mondo che non ti aspetti | Dalla ninfa Calipso agli Aragonesi: quest'”isola” ti sorprende con la sua magia

Una gemma imperdibile

Una gemma imperdibile (Regione Calabria foto) - www.aerospacecue.it

Uno scorcio del genere puoi trovarlo solo nella “Punta dello Stivale”. E’ un qualcosa di straordinario: la natura e il mito si fondono

Tra le attrattive turistiche che rendono la Calabria una delle regioni italiane in assoluto più frequentate dai turisti domestici ed internazionali, soprattutto nel corso della stagione estiva, spiccano ovviamente le mete balneari.

Nota per le sue spiagge sfavillanti, analoghe a scenari caraibici o tropicali, alcune delle più apprezzate località sono senza dubbio Tropea, nota come “La Perla del Tirreno“, ma anche il borgo marinaro di Scilla, noto soprattutto per la mitologia ellenica, che qui inquadrerebbe la presenza di una spaventosa creatura.

Essendo stato un territorio frequentato e conquistato dalla popolazione greca, nonché luogo dove sono sorte numerosissime colonie appartenenti alla Magna Grecia è pressoché impossibile non entrare in contatto con il passato storico-archeologico della Regione.

E’ possibile scovare anche tracce riconducibili alle dominazioni arabe, bizantine e normanne, ma i fiori all’occhiello sono sicuramente i siti archeologici greci, nonché il simbolo assoluto della Calabria, costituito dai Bronzi di Riace, statue greche rinvenute proprio nei fondali marittimi siti nei pressi dell’omonima località.

Tra storia e leggenda

Se volete recarvi in Calabria non potrete assolutamente perdervi questa gemma senza tempo. Stiamo parlando della Punta della Castella, comunemente nota anche come Le Castella, situata lungo la costa ionica calabrese, più precisamente nella Provincia di Crotone, affacciandosi sul Golfo di Squillace. Il fiore all’occhiello di questa località è indubbiamente l’architettura storica, il cui principale simbolo risulta essere il Castello Aragonese, sito su un isolotto, ma collegato alla terraferma grazie ad una piccola striscia di terra, dominata, così come tutto il paesaggio circostante, dai tratti tipici della macchia mediterranea.

L’aspetto storico deve inevitabilmente essere attenzionato; si pensa che i primi insediamenti in questa zona possano risalire addirittura al IV Secolo a.C., in quanto punto strategico tra le colonie della Magna Grecia. La ricostruzione storica si incontra con la leggenda, tenendo conto di come si ipotizzi anche che nelle vicinanze di Le Castella potesse sorgere proprio l’isola della ninfa Calipso, meta dei viaggi di Ulisse, raccontati dall’autore ellenico Omero proprio all’interno di una delle sue opere più famose, l'”Odissea”.

Castello Aragonese
Castello Aragonese (MIC foto) – www.aerospacecue.it

Le meraviglie architettoniche e le attività naturalistiche

Un balzo nel tempo che ci porta fino al XIII Secolo, quando il Castello Aragonese sarebbe stato eretto, contemporaneamente alla dominazione angioina nel territorio, ma portato al suo punto di apice proprio dagli aragonesi a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Ciò che è possibile ammirare ancora oggi sono gli imponenti bastioni e la torre a tre piani, nonché i resti circostanti di un villaggio medievale di modeste dimensioni: una costruzione che, nel suo complesso, sorge in un punto strategico, come anticipato pocanzi, al fine di risultare sufficientemente difesa e protetta in caso di incursioni da parte dei popoli nemici dal mare verso la Terra.

L’area circostante alla fortezza e a Le Castella appartiene ad uno dei parchi marini più ricchi ed estesi dell’intero territorio nostrano: l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Conserva al suo interno spiagge ampie e cristalline, oltre ad un mare limpido a tal punto da renderlo ideale per la pratica di immersioni, snorkeling o attività correlate. A riportarlo è Tutto Notizie.