Il nome di questo Pianeta sembra un Codice Fiscale | Ricco d’acqua e a distanza ottima dalla sua stella: favorevole la vita qui

Esopianeta simile alla Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un mondo appena scoperto in un sistema vicino, con un nome strano ma caratteristiche che fanno già sognare gli scienziati.
Nell’immensità del cosmo ci sono pianeti con nomi epici… e altri che sembrano usciti direttamente da un ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Alcuni fanno sognare, altri un po’ meno. Ma attenzione: dietro quelle sigle fredde e complicate si nascondono storie sorprendenti. Non è solo questione di etichette.
Ogni carattere lì dentro ha il suo perché: indica la stella madre, l’ordine di scoperta, la posizione… insomma, non è un caso. Anche se, ammettiamolo, la poesia qui è un po’ carente. Ma poi basta grattare un po’ sotto la superficie e saltano fuori dettagli che ribaltano completamente la prima impressione.
Negli ultimi anni c’è stato un boom di scoperte grazie a strumenti sempre più avanzati. Telescopi spaziali, spettrografi potentissimi… tutti lì a frugare tra le stelle. E i risultati non sono mancati. Molti dei nuovi sistemi scoperti sono compatti, pieni di pianeti che orbitano stretti attorno a stelle minuscole. Come quello in questione.
E la cosa più incredibile? Si trova relativamente vicina a noi, “solo” 35 anni luce. Una distanza che in termini astronomici è dietro l’angolo. Questo lo rende perfetto per osservazioni dettagliate. Un laboratorio spaziale a portata di telescopio, verrebbe da dire. E gli scienziati non se lo stanno certo lasciando scappare.
Una scoperta che cambia le carte in tavola
Dentro questo sistema, che già di per sé è parecchio interessante, i ricercatori dell’Université de Montréal hanno appena confermato un altro pianeta, come riporta anche hdblog.it: L 98-59 f. Non è solo l’ennesimo sasso che gira attorno a una stella, no. Questo qui si trova esattamente nella cosiddetta “zona abitabile”. Quella zona, per capirci, dove le temperature potrebbero permettere all’acqua di restare liquida.
Un altro dettaglio non da poco: il pianeta è una super-Terra, con una massa circa 2,8 volte la nostra. E completa un’orbita in soli 23 giorni. Sì, l’anno lì dura meno di un mese. Ma soprattutto, riceve dalla sua stella una quantità di energia quasi identica a quella che riceviamo noi dal Sole. Non è un dettaglio da poco, anzi. E qui arriva la parte tosta.
Cosa lo rende davvero speciale
Questo pianeta non l’hanno “visto” nel modo classico, cioè mentre passava davanti alla stella (il famoso metodo del transito). No. Da dove siamo noi, quel passaggio non si vede proprio. Quindi? Gli astronomi hanno dovuto ricorrere a una tecnica più raffinata, analizzando le minuscole variazioni gravitazionali della stella. Usando gli spettrografi HARPS ed ESPRESSO, sono riusciti a captare le piccole oscillazioni causate dall’attrazione del pianeta.
Un lavoro pazzesco, messo insieme anche grazie ai dati raccolti da TESS e dal James Webb. E proprio Webb potrebbe giocare un ruolo chiave adesso: con la sua precisione può analizzare l’atmosfera del pianeta in cerca di vapore acqueo, anidride carbonica o, chi lo sa, qualche traccia biologica.