Tieni il piede alzato dall’acceleratore e non sorpassare | Ci sono telecamere ovunque: vengono a requisite la patente fino a casa

Illustrazione di alcune telecamere (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Alcune di queste azioni è meglio non farle, le telecamere ti possono beccare. Meglio prestare molta attenzione!
Le telecamere stradali sono ormai parte integrante della viabilità moderna, installate per monitorare il traffico e garantire il rispetto delle regole. Non si limitano a “guardare”: registrano immagini e dati in tempo reale.
Molte sono progettate per rilevare infrazioni specifiche, come il superamento dei limiti di velocità, il passaggio con il rosso o l’accesso non autorizzato alle ZTL. I sistemi più avanzati utilizzano sensori e software di riconoscimento targhe.
Oltre al lato sanzionatorio, svolgono un ruolo importante nella sicurezza: aiutano a ricostruire incidenti, a individuare veicoli rubati e a gestire emergenze sul traffico.
La loro presenza è spesso segnalata, ma non sempre accolta con entusiasmo dagli automobilisti. Resta il fatto che, usate correttamente, possono ridurre rischi e migliorare la circolazione.
Una situazione particolare
Negli ultimi anni, lungo alcune strade considerate particolarmente insidiose, è comparso un dispositivo che non punta a “pizzicare” chi corre troppo, ma chi esegue sorpassi azzardati. È il cosiddetto sorpassometro, un sistema che non si interessa della velocità, bensì della manovra. La sua logica è semplice: immortalare chi oltrepassa la linea continua in punti dove farlo è vietato e rischioso.
Il funzionamento si basa su una combinazione di sensori inseriti nell’asfalto e telecamere ad alta definizione. Quando un veicolo “invade” la corsia opposta in modo non consentito, il sistema registra un breve filmato, una manciata di secondi, sufficiente a ricostruire la dinamica. Non c’è fermo immediato: la contestazione arriva dopo, come una lettera che si preferirebbe non ricevere.
Qualche dettaglio in più
Come riportato da Brocardi, il sorpassometro avvia la registrazione non appena rileva il superamento della linea continua, conservando circa 15 secondi di immagini. Prima che la sanzione venga emessa, un operatore verifica il filmato per evitare errori. Si parla quindi di contestazione differita, ossia senza fermo sul posto. Sul fronte delle multe, l’articolo 148 del Codice della Strada prevede importi da 167 a 665 euro e una decurtazione di 10 punti.
Nei casi più gravi come sorpassi in curva o in prossimità di incroci, la cifra parte da 327 euro e può arrivare a 1.308 euro, con la possibilità di sospensione della patente per i neopatentati. Esistono margini per fare ricorso: entro 60 giorni al Prefetto o 30 al Giudice di Pace. Spesso le contestazioni si basano su cartelli mancanti o dispositivi non omologati, elementi che possono ribaltare la sanzione.