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Un evento unico e straordinario all’alba dei tempi | Gli uomini sono riusciti a sopravvivere, ma se accadesse oggi sarebbe una tragedia: estinzione totale

Estinzione umana illustrazione (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Estinzione umana illustrazione (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un evento millenario trasformò il pianeta e mise alla prova l’ingegno umano in un’epoca di caos invisibile.

Ci sono eventi della storia della Terra che sembrano usciti da un racconto di fantascienza. E invece sono accaduti davvero. A volte, basta uno squilibrio nel cuore del pianeta per cambiare tutto: il cielo, la vita, persino la cultura. Alcuni fenomeni naturali hanno avuto un impatto così profondo da segnare un prima e un dopo nella storia dell’umanità.

Quando si pensa a una catastrofe globale, viene subito in mente un terremoto, uno tsunami, un’eruzione. Ma c’è anche un altro tipo di minaccia, molto meno visibile ma potenzialmente ancora più pericolosa. Parliamo di quei processi interni alla Terra che, silenziosamente, modificano l’ambiente in cui viviamo.

E poi ci sono quei segnali strani, quasi poetici, che però nascondono un lato oscuro. Le aurore boreali, per esempio: spettacolari, certo, ma se si iniziano a vedere nei posti sbagliati… qualcosa non va. Luci danzanti sopra l’Africa o l’Australia non sono solo un bello spettacolo, ma l’indizio di un sistema che si sta alterando. E non in meglio.

Oggi possiamo ricostruire con dettagli sorprendenti eventi che si sono verificati decine di migliaia di anni fa. Ma capirli non significa per forza essere pronti. La scienza ha fatto passi da gigante, è vero, però ci sono cambiamenti a cui nessuna tecnologia potrebbe rispondere in tempo. E questo dovrebbe farci riflettere, perché a volte la natura è molto più veloce di noi.

Come ricostruire l’invisibile

All’incirca 41.000 anni fa, la Terra è passata attraverso un momento davvero fuori dal comune. Il campo magnetico, quello scudo che ci protegge dal bombardamento costante di radiazioni solari, ha iniziato a collassare. Quasi sparito, del tutto. Gli scienziati lo chiamano “evento di Laschamps” e, grazie a una nuova simulazione in 3D pubblicata su Science Advances, siamo riusciti a capire meglio cosa accadde.

Durante quel periodo, il campo si ridusse fino ad appena il 10% della sua forza normale. I poli magnetici cominciarono a vagare in modo imprevedibile, mentre la magnetosfera si contrasse in modo drammatico. A un certo punto, lo scudo protettivo arrivò a distendersi solo a circa 15.500 chilometri dalla superficie: pochissimo, se pensiamo a quanto lontano dovrebbe trovarsi. Un cambiamento che ha trasformato la Terra in un bersaglio esposto. Ma come fecero gli uomini a sopravvivere?

Magnetismo terrestre (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Magnetismo terrestre (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Quando il cielo diventò un pericolo

Eppure, nonostante tutto, i nostri antenati riuscirono a cavarsela. Gli Homo sapiens, in particolare, sembrano aver trovato delle strategie sorprendenti per adattarsi. Alcuni studiosi ipotizzano che l’uso più frequente dell’ocra come protezione solare e l’adozione di abiti coprenti abbiano giocato un ruolo cruciale. Eh sì, anche la moda (diciamo così) ha avuto la sua importanza evolutiva. C’è anche chi collega tutto questo al boom dell’arte rupestre. Probabilmente, con il cielo diventato troppo pericoloso, molti gruppi umani si rifugiarono nelle caverne per proteggersi.

E lì, forse per passare il tempo… o per esprimere qualcosa di profondo, iniziarono a dipingere. I Neanderthal, invece, potrebbero non aver retto lo stress di un ambiente così cambiato. Le loro risposte culturali sembrano essere state meno efficaci. Come riporta anche Day Hospital, questa differenza di adattamento potrebbe aver contribuito – insieme ad altri fattori – alla loro scomparsa. E se una cosa del genere succedesse oggi? Beh, non sarebbe solo un problema di bussole impazzite: si rischierebbe il blackout totale e tanti altri problemi.