Apophis, l’asteroide che fa paura | È pronta la missione spaziale per studiarlo ed accompagnarlo alla porta senza danni

Illustrazione di un asteroide vicino alla Terra (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Una rara occasione spaziale unisce Europa e Giappone: nasce un piano ambizioso per osservare da vicino un visitatore cosmico.
Ogni tanto, basta alzare gli occhi e ti rendi conto di quanto siamo piccoli, minuscoli. Tra tutte quelle stelle c’è un intero universo che si muove, e a volte… si avvicina un po’ troppo. Gli oggetti che orbitano là fuori non sono solo roba da film di fantascienza — sono reali, enormi e vanno tenuti d’occhio. Non è questione di panico, eh, ma nemmeno di restare con le mani in mano.
Negli ultimi anni, l’idea che qualcosa possa “passarci vicino” è diventata molto più concreta. Le agenzie spaziali non si limitano più a osservare: pianificano, agiscono, collaborano. È come se si stesse giocando una partita a scacchi con lo spazio stesso, e ora tocca a noi fare la prossima mossa. Non si tratta solo di tecnologia, ma anche di visione, di strategia globale.
C’è anche da dire che, a livello mediatico, ogni notizia spaziale fa il botto. Studiare da vicino certi fenomeni ci permette di capire meglio l’universo e – di riflesso – noi stessi. La ricerca pura si intreccia sempre di più con la sicurezza.
Poi c’è quell’altra cosa: oggi abbiamo davvero gli strumenti per “inseguire” un asteroide, per andargli incontro, misurarlo, osservarlo mentre passa. Non è mica una cosa da poco. Il futuro non è più fatto solo di sogni, ma di progetti veri, date, lanci, strumenti da costruire. E quando capita un’occasione irripetibile, beh, non ci si pensa due volte.
Quando due agenzie guardano nella stessa direzione
Nel 2029 succederà qualcosa di grosso. L’ESA e la JAXA – le agenzie spaziali di Europa e Giappone – stanno preparando una missione congiunta che potrebbe cambiare il modo in cui affrontiamo certe situazioni. Si chiama Ramses, e non è solo un nome figo: è l’acronimo di Rapid Apophis Mission for Space Safety. Già solo quello fa capire il livello della cosa.
Il piano è semplice sulla carta, un po’ meno nella pratica: mandare una sonda nel 2028, farla arrivare in tempo per accompagnare un asteroide durante il suo passaggio ravvicinato alla Terra. La JAXA non vuole restare a guardare e ha già fatto richiesta di fondi al proprio governo. Se tutto va bene, contribuiranno con i pannelli solari, un sensore a infrarossi e – forse – anche il razzo per il lancio. Una collaborazione spaziale vera, concreta.
Ok, ora parliamo sul serio
L’asteroide in questione si chiama Apophis, ed è tutto tranne che un sassolino. 375 metri di diametro e una traiettoria che nel 2029 lo porterà a passare a soli 32.000 km dalla Terra – più vicino di alcuni satelliti. Come riporta anche HDblog.it, questa è roba da una volta ogni mille anni. Roba seria.
Ramses, se approvata ufficialmente nei prossimi mesi, sarà una delle missioni più ambiziose mai tentate in questo campo. L’obiettivo? Studiare da vicino gli effetti della gravità terrestre su Apophis e raccogliere dati per migliorare le tecniche di difesa planetaria. Paolo Martino, che guida il progetto per l’ESA, ha detto che lavorare di nuovo con i giapponesi sarebbe un passo enorme. E anche Holger Krag, a capo del programma di Space Safety, ha sottolineato quanto sia importante affrontare sfide globali insieme. Ora tocca ai governi decidere.