Sole, hanno sbagliato tutti sulle sue tempeste | Sono più violente del previsto: i rischi per la Terra sono enormi

Allarme sottovalutato (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Fino ad ora in molti avevano sottovalutato queste manifestazioni. Adesso ne stiamo pagando tutte le conseguenze
Se dalla superficie solare hanno origine fenomeni quali tempeste o esplosioni di energia, l’intera comunità globale riesce a comprenderlo nell’immediato. E il motivo non è soltanto da ricercare nell’incessante attività di monitoraggio che gli esperti eseguono costantemente attraverso i numerosi strumenti puntati direttamente verso la Stella.
Stiamo parlando, piuttosto, di conseguenze dirette, in quanto le manifestazioni sono spesso capaci di attraversare lo spazio sino a raggiungere l’atmosfera terrestre, provocando alterazioni con numerosi sistemi di comune utilizzo nella nostra quotidianità.
Sebbene gli scienziati fossero consci del fatto di aver ormai compreso il modo per arginare gli effetti eccessivamente impattanti che questi fenomeni sono in grado di sortire sul mondo e sui suoi cittadini, questa convinzione sembra ormai vacillare sempre di più.
Il motivo è proprio da ricercare nel fatto che i limiti precedentemente solcati e conosciuti circa queste enormi esplosioni di energia sono stati totalmente stracciati via da avvenimenti sempre più intensi e potenti, portando a crollare molte delle certezze sino ad ora ottenute.
Conseguenze drastiche sugli equilibri del globo
Non è un caso che una recente ricerca pubblicata su The Astrophyisical Journal, opera di un gruppo di studenti provenienti dalla scozzese University of St. Andrews, sotto la sapiente guida del fisico solare Alexander Russell si sia concentrata soprattutto sulla volontà di comprendere in modo più approfondito il quantitativo effettivo di calore capace di verificarsi all’esplosione di un brillamento solare, nonché il modo in cui questo sia in grado di investire lo spazio circostante.
Estremamente più forti del previsto, gli effetti che sono capaci di produrre non restano più correlati unicamente alla struttura solare e alle sue circostanze, con particelle ad altissima energia capaci di produrre espulsioni di massa coronale in grado a loro volta di provocare tempeste geomagnetiche.
Quali possibilità per intervenire?
Tali eventi sono stati classificati in ogni occasione dalla statunitense NOAA all’interno di una scala che parte da G1 e arriva fino al grado più alto G5: più elevato il grado risulterà essere, più probabile sarà la verificazione di blackout estesi sull’intero globo, con satelliti e sistemi di navigazione soggetti a modifiche delle orbite dato l’aumento della densità dell’alta atmosfera. Allo stesso modo le comunicazioni radio a onde corte e i sistemi GPS possono essere riguardati da interruzioni o disturbi.
Ciò significa che non soltanto le reti elettriche e le telecomunicazioni terrestri, che chiunque ha modo di impiegare nella propria quotidianità, ma addirittura sistemi di osservazione e vere e proprie missioni possono risultare messe a repentaglio da questi fenomeni. Gli scienziati, a questo punto, concordano univocamente sulla necessità di migliorare i modelli fisici a descrizione del plasma, implementando i sistemi di prevenzione e protezione disponibili, in modo, nell’immediato futuro, di poter allertare preventivamente le compagnie e gli enti interessati circa la verificazione di simili eventi. A scriverlo è Libero Tecnologia.