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Pianeti, tutte le teorie completamente stravolte | La scoperta lascia tutti sgomenti: si vive meglio su quelli senz’acqua

Pianeti

Pianeti (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Ecco una teoria che sconvolge tutto il nostro pensiero sui pianeti. In realtà l’acqua non è cosi fondamentale come si pensa.

La comprensione dei pianeti ha affascinato l’umanità fin dall’antichità. Già i Greci e gli astronomi del Medioevo cercavano di spiegare i moti dei pianeti nel cielo, sviluppando teorie geocentriche, secondo cui la Terra era al centro dell’universo.

Questa visione, sostenuta da Claudio Tolomeo, dominò per secoli fino a quando Copernico propose il modello eliocentrico, ponendo il Sole al centro del sistema solare e rivoluzionando il nostro modo di concepire i pianeti e i loro moti. Con l’avvento della scienza moderna e dell’astronomia osservativa, sono nate nuove teorie riguardo alla formazione dei pianeti.

La teoria della nebulosa solare, ad esempio, suggerisce che i pianeti si siano formati a partire da una nube di gas e polveri che circondava il giovane Sole. Questa teoria spiega le differenze tra pianeti rocciosi, come Mercurio e Marte, e pianeti gassosi, come Giove e Saturno, in base alla distanza dal Sole e alla composizione dei materiali disponibili nella nube primordiale.

Oltre alla formazione, gli scienziati studiano anche l’evoluzione dei pianeti. Alcune teorie ipotizzano che eventi catastrofici, come impatti di grandi asteroidi o cambiamenti nell’orbita, abbiano modellato la superficie dei pianeti e influenzato la loro atmosfera.

Pianeti extrasolari

Altre ricerche riguardano i pianeti extrasolari, scoperti negli ultimi decenni, che mostrano una grande varietà di dimensioni, masse e caratteristiche. Questi studi permettono di confrontare il nostro sistema solare con altri sistemi planetari e di comprendere meglio le leggi che governano la formazione e la dinamica dei pianeti.

Un’altra teoria interessante riguarda la possibilità di abitabilità dei pianeti. Gli scienziati analizzano fattori come la presenza di acqua liquida, la composizione atmosferica e la distanza dalla stella madre, per capire quali pianeti potrebbero ospitare forme di vita.

Pianeti extrasolari
Pianeti extrasolari (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

La nuova teoria

Come riporta indipendente.online, per decenni gli scienziati hanno ritenuto che la vita fosse possibile solo su pianeti con acqua liquida, ma un nuovo studio del MIT suggerisce che i liquidi ionici potrebbero svolgere la stessa funzione. Questi fluidi si formano quando molecole organiche come la glicina interagiscono con l’acido solforico e il calore a bassa pressione, creando gocce stabili che potrebbero ospitare processi biochimici anche su pianeti rocciosi privi d’acqua.

La scoperta amplia enormemente la zona di abitabilità dei pianeti, includendo mondi finora considerati inospitali. I liquidi ionici potrebbero esistere in un ampio intervallo di temperature e pressioni, persino su superfici rocciose simili al basalto, offrendo oasi stabili per biomolecole come proteine. Se confermata, questa ipotesi potrebbe rivoluzionare la ricerca di vita extraterrestre, spostando il confine della vita possibile oltre i limiti dell’acqua.