Luna, la Cina pronta a sradicare la bandiera americana | La prossima sarà proprio quella cinese: sono avanti anni luce

Illustrazione di astronauta cinese sulla Luna (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
La conquista dello spazio non è più solo americana: la Cina accelera e punta a dominare anche e soprattutto la Luna.
Oggi lo spazio non è più solo una questione da scienziati e nerd con la testa tra le stelle. No, è molto di più. È un’arena geopolitica a tutti gli effetti, dove chi mette piede sulla Luna o lancia un satellite ha in mano molto più di un semplice successo tecnico.
Si parla di potere, influenza e visibilità mondiale. In sostanza, mettere una bandiera su un altro pianeta (o su un satellite naturale, ok) vale quasi come vincere una guerra, almeno a livello simbolico. Negli ultimi anni, il campo di gioco si è affollato parecchio.
Se prima erano gli Stati Uniti a dominare la scena spaziale, adesso la competizione si è fatta seria. Nuovi attori — e in particolare uno, ma ci arriviamo dopo — stanno investendo tutto per guadagnarsi un posto in prima fila.
E non si tratta solo di tecnologia: dietro ci sono strategie politiche, economiche e diplomatiche che stanno riscrivendo le regole non scritte di questo settore. La cosa interessante è che questi Paesi non stanno solo copiando ciò che è già stato fatto.
Un controllo sempre più ampio
No, vogliono proprio cambiare il ritmo della partita. Puntano su ricerca, università, startup e, ovviamente, un bel po’ di soldi pubblici. È una corsa a lungo termine, dove i risultati veri forse si vedranno tra decenni. Ma nel frattempo, l’immagine che restituiscono è potente: non sono qui per partecipare, ma per comandare.
E poi c’è questo fatto: controllare lo spazio oggi significa controllare anche la Terra. Sembra una frase da film di fantascienza, ma è la realtà. Dai satelliti per le comunicazioni alla gestione dei dati meteorologici, tutto passa di lì. E allora non sorprende che ogni lancio, ogni nuova base orbitale, ogni missione lunare sia diventata una mossa strategica in un gioco molto più grande di quanto sembri.
Una rincorsa lenta, ma inesorabile
A detta della Commercial Space Federation — citata in un approfondimento pubblicato da ScienceAlert e riportato da Everyeye —, la Cina ha iniziato a fare sul serio. Negli ultimi dieci anni ha letteralmente moltiplicato per otto gli investimenti nel settore spaziale, arrivando nel 2024 a quasi 3 miliardi di dollari. E non si parla solo di fondi pubblici: ci sono anche capitali privati, locali, e un piano preciso per mettersi davanti agli USA… e forse ci stanno già riuscendo.
Hanno messo in piedi una cosa chiamata Stazione Internazionale di Ricerca Lunare, hanno riportato campioni dal lato nascosto della Luna (cosa che nessun altro aveva fatto) e, mentre il programma Artemis della NASA arranca, loro vanno avanti spediti. È un po’ come se le parti si fossero invertite: chi una volta insegnava, ora guarda e prende appunti. Nel frattempo, hanno costruito sei porti spaziali operativi, sparsi sul territorio, una rete di centri di ricerca super attivi e persino una stazione orbitale tutta loro, che prenderà il posto della ISS una volta che andrà in pensione. Insomma, la Cina avanza, decisa a diventare il nuovo punto di riferimento nello spazio.