ALLARME rifornimento carburante | Fai molta attenzione al distributore che scegli: risparmi, ma rischi di buttare via la tua auto

Benzina e costi (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Risparmiare al distributore può sembrare una buona idea, ma scegliere la pompa sbagliata può danneggiare seriamente il motore.
C’è una domanda che ormai in tanti si pongono ogni volta che arrivano al distributore: vale davvero la pena risparmiare qualche centesimo al litro? Con i prezzi che continuano a salire — anzi, a impennarsi — ogni euro risparmiato fa gola. Ma la scelta del benzinaio non è solo una questione di portafoglio. C’è dell’altro.
Dai un’occhiata veloce: le pompe sembrano tutte identiche, no? Eppure dietro quel tubo del carburante si nascondono più differenze di quanto sembri. C’è chi va sempre sul sicuro, e chi invece punta dritto su altro, magari senza farsi troppe domande. Però quelle domande, forse, andrebbero fatte.
Il punto è questo: non è solo una questione di prezzo. Sotto la superficie, letteralmente, ci sono fattori tecnici che non si vedono ma che contano, eccome. Tipo? La presenza di certi additivi, o la qualità del prodotto base. Tutte cose che, alla lunga, possono influenzare il modo in cui l’auto si comporta.
Anche perché, tra una pompa e l’altra, la differenza di prezzo può arrivare a 20 centesimi al litro. Non poco, specie se fai tanti chilometri. Ma… quel risparmio ha un rovescio della medaglia? E poi, come si fa a capire se un distributore è affidabile oppure no?
La differenza non si vede, ma si sente
Come riporta Motor.es, tramite Everyeye, la vera differenza tra carburanti premium e quelli “basic” sta negli additivi. Una volta raffinato, il carburante arriva in Italia già controllato — tutto regolare — ma non tutte le aziende lo trattano allo stesso modo.
I marchi più noti, tipo Eni o Shell, ci aggiungono sostanze che aiutano il motore a lavorare meglio, a pulirsi e a durare di più. Altri, invece, tagliano questi passaggi per abbassare i costi. Quindi sì, il carburante economico funziona, ma forse non rende allo stesso modo. E possono esserci anche delle conseguenze spiacevoli.
Quando il pieno ti rovina l’auto (più di quanto pensi)
Qui arriva il punto dolente. Tutti i carburanti rispettano le norme, certo, ma con quelli low cost il rischio è l’incostanza. Non sai mai esattamente cosa ti becchi. A volte fila tutto liscio, altre no. L’auto può iniziare a dare segni strani: gira male, scatta meno, o peggio… si intasa qualcosa.
Non si tratta di panico inutile: è che se beccate il distributore sbagliato, il motore vi ringrazierà poco. O peggio, smette proprio di ringraziare. Meglio allora stare un po’ più attenti, magari tenere d’occhio come si comporta l’auto dopo il rifornimento. E, nel dubbio, tornare a quello che vi ha sempre trattati bene.