Spazio, hanno fatto una scoperta inquietante | Apparsa all’improvviso la “Croce Rossa dell’Apocalisse”

Apparizione sconvolgente nei cieli, ecco dove e cosa è (Freepik Foto )- www.aerospacecue.it
Lo spazio continua a sorprenderci con fenomeni che sembrano più vicini alla fantascienza che alla realtà scientifica.
Tra i milioni di galassie, stelle e polveri che popolano l’Universo, a volte si manifestano configurazioni che lasciano senza parole anche gli astronomi più esperti.
Non si tratta di un semplice bagliore o di una stella particolarmente luminosa, ma di un disegno inatteso comparso tra le osservazioni di alcuni tra i più potenti telescopi mai costruiti. Un segnale che, a prima vista, pareva addirittura sfidare le leggi conosciute della fisica.
Gli studiosi non si aspettavano nulla di simile. Erano concentrati sullo studio di una galassia lontana, apparentemente come tante altre, quando una stranezza ha acceso tutte le sirene della ricerca. La domanda che si sono posti è stata tanto istintiva quanto inevitabile: “Che cos’è esattamente quello che stiamo vedendo?”.
Ciò che è emerso da questa indagine non è un dettaglio trascurabile. È piuttosto una scoperta che apre nuove possibilità per capire la struttura stessa dell’Universo, e che mette in gioco concetti fondamentali come la gravità e la materia invisibile che permea il cosmo.
Il fenomeno delle immagini multiple
Il cuore della vicenda riguarda un effetto previsto dalla Relatività di Einstein: quando una galassia molto massiccia si trova davanti a un oggetto lontano, la sua gravità piega la luce proveniente da quest’ultimo, creando più copie della stessa immagine. Di solito se ne osservano quattro, disposte a croce: un fenomeno raro, chiamato appunto Croce di Einstein.
Ma in questo caso la natura ha voluto esagerare: al posto delle consuete quattro immagini, i telescopi hanno registrato una quinta, al centro. Un’anomalia che non rientrava in nessun modello noto, tanto da spingere gli scienziati a rivedere i calcoli e ad aggiungere un ingrediente invisibile ma cruciale: la materia oscura. Come riportato da Il Fatto Quotidiano (24 settembre 2025), l’astrofisico Charles Keeton della Rutgers University ha dichiarato: “Non è possibile ottenere una quinta immagine al centro, a meno che non ci sia qualcosa di insolito nella massa che sta deviando la luce”.
La chiave invisibile dell’Universo
Secondo i ricercatori, solo un enorme alone di materia oscura — con una massa di migliaia di miliardi di Soli — poteva giustificare la formazione della misteriosa quinta immagine. Includendo questo fattore, i modelli hanno finalmente trovato coerenza con le osservazioni. La materia oscura, pur non emettendo luce e risultando quindi invisibile, ha un effetto gravitazionale potentissimo: piega lo spazio, e con esso la luce stessa.
Questa scoperta, pubblicata su The Astrophysical Journal e ripresa da Il Fatto Quotidiano, è più di una curiosità ottica. È un laboratorio naturale che permette di “vedere” indirettamente ciò che normalmente rimane nascosto, offrendo agli scienziati l’occasione di studiare con maggiore precisione la distribuzione e la forza della materia oscura. Come ha spiegato Pierre Cox, tra i protagonisti dello studio, “ci consente di osservare sia la galassia lontana sia la sostanza invisibile che ne piega la luce”.