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Tè, dici addio a quello coltivato sulla Terra | D’ora in poi arriverà direttamente dalla Luna: sarà il migliore in assoluto

La Lunae il tè (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La Lunae il tè (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il tè potrebbe non nascere più sulla Terra: una scoperta spaziale apre scenari sorprendenti per l’agricoltura lunare.

Il tè fa parte delle nostre giornate da secoli. Una tazza al mattino, una la sera, magari anche a metà pomeriggio per chi ha bisogno di una pausa. È un rito, più che una semplice bevanda. Ma ecco, mettiamo per un attimo da parte la solita immagine del bollitore in cucina.

E se il tè che berremo domani… non fosse più coltivato qui sulla Terra? Può sembrare fantascienza, certo, ma oggi si parla sempre più spesso di vita nello spazio. Non solo viaggi o missioni esplorative, ma vere e proprie coltivazioni extraterrestri.

Per chi lavora nel settore, la domanda non è più se sarà possibile mangiare su Marte o sulla Luna, ma cosa ci crescerà per primo. Cioè, ok, le patate di “The Martian” erano già una bella idea, però qui si inizia a ragionare sul serio.

E a sorpresa, tra i candidati per il primo orto spaziale spunta proprio lui: il tè, con le sue foglioline delicate e le sue mille esigenze climatiche. Non proprio la prima cosa che ti viene in mente quando pensi a serre lunari. Ma evidentemente, quando si tratta di adattarsi, la Camellia sinensis sa il fatto suo.

Un grande risvolto

Nel frattempo, sulla Terra, gli scienziati si danno da fare. Stanno testando ogni tipo di terreno artificiale per capire dove, come e se certe colture possano attecchire. E no, non è solo per nutrire gli astronauti: si studia anche per applicare queste tecnologie qui, dove la crisi climatica rende sempre più complicato coltivare in modo sostenibile. Insomma, si guarda alle stelle… ma con i piedi ben piantati (quasi) nel terreno.

La notizia, riportata da TGCOM24, fa riflettere. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno si sarebbe parlato di bere un infuso coltivato sulla Luna? E invece eccoci qui, a immaginare un futuro dove il tè non sarà più solo un simbolo di relax… ma anche di innovazione spaziale. Forse un giorno berremo davvero qualcosa che arriva dalla Luna.

Donna beve un tè (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Donna beve un tè (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Quando qualcosa cresce dove non dovrebbe

Allora, veniamo al punto. Un gruppo di ricercatori dell’Università del Kent, in Inghilterra, ha fatto un esperimento curioso — e anche un po’ geniale. Hanno preso alcune piantine di tè e le hanno piantate in due tipi di terreni: uno che simulava il suolo lunare, e uno quello marziano. Ah, ovviamente tutto sotto controllo: luci, umidità, temperatura… tutto regolato come se fossimo lassù. Risultato? Beh, il terreno lunare ha funzionato sorprendentemente bene. Le piantine hanno messo radici, si sono irrobustite e cresciute quasi quanto quelle piantate nel suolo del Devon (che era il loro “termine di paragone”)

Il suolo marziano, invece… niente da fare. Le piante non ce l’hanno fatta. Quindi sì, a quanto pare, se vogliamo far crescere qualcosa nello spazio, la Luna batte Marte uno a zero. Almeno per ora. A parlare dei risultati è stata Sara Lopez-Gomollon, che ha guidato lo studio. Ha detto che la scoperta è promettente — no, “molto incoraggiante”, ha detto proprio così — perché mostra che si può davvero pensare a coltivare piante in ambienti lunari. E non solo per fare la spesa nello spazio, ma anche per capire come migliorare la crescita delle piante qui sulla Terra, specie in condizioni estreme. Roba grossa.