In Italia c’è un posto segreto dove fanno esperimenti | Arrivano tutti qui: è la banca dati dei meteoriti

Un laboratorio di studi segretissimo (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Lo studio dei meteoriti in Italia? Affidato completamente a questo sito segreto. Una volta era un luogo di vitale importanza in caso di guerra
Esistono molteplici siti dedicati all‘approfondimento delle conoscenze, basandosi sui pochi indizi che si hanno a disposizione, nonché alla ricerca e allo sviluppo di nuove modalità di apprendimento e comprensione, a partire dagli svariati esempi siti nel territorio nostrano.
Le Università, per esempio, contano branche esplicitamente dedicate alla ricerca, soprattutto quando parliamo di atenei particolarmente grandi e influenti in tutto lo Stivale, specie relativamente a facoltà scientifiche quali biologia, chimica o fisica.
Anche a livello nazionale, e dunque pubblico, esistono svariati autorevoli punti di riferimento coordinati direttamente dallo Stato italiano. Potremmo citare, in riferimento a tale gruppo, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare o il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
E poi centri di biotecnologia nei quali si approfondisce la genetica, osservatori astrofisici, per mirare con un occhio diverso, servendosi di strumenti sofisticati, la ricchezza astronomica che ci circonda, nonché i laboratori di ricerca sotterranei.
Eccellenza nostrana
Il primo centro di ricerca sotterranea del nostro Belpaese è localizzabile all’interno del Monte dei Cappuccini, in Piemonte. Situato a 30 metri sottoterra, prima che il fisico mantovano Carlo Castagnoli destinasse questo sito alla ricerca scientifica ricopriva la funzione di rifugio antiaereo della città di Torino, edificato nel 1943, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Un laboratorio dell’ateneo cittadino, espressamente organizzato per effettuare studi e ricerche relativi ai meteoriti trova il suo cuore pulsante tra le gallerie segrete del “Meteorlab“, che il locale Dipartimento di Fisica utilizza da ormai più di sessant’anni.
A quale fine? L’effettuazione di approfondite ricerche correlate proprio ai meteoriti, la cui importanza risiede prevalentemente nella significativa mole di informazioni che gli stessi ci indicano circa l’attività solare nel corso dei secoli. E perché svolgere questa meticolosa ricerca nelle profondità della Terra? Semplicemente per una questione di radioattività, estremamente presente nell’ambiente esterno, che rappresenterebbe un ostacolo insormontabile circa la conduzione di approfondimenti da parte degli studiosi.
Un fiore all’occhiello nell’ambito
Nel corso dei decenni il “Meteorlab” è stato interessato dallo svolgimento di esperimenti a dir poco pionieristici nell’ambito della fisica cosmica, ergendosi tra i punti di riferimento a livello internazionale in termini di paleoclimatologia e non soltanto. Come riportato dal quotidiano La Stampa, in occasione della recente riapertura del Laboratorio Carlo Castagnoli e Giuliana Cini, per l’appunto proprio quello realizzato sotto il Monte dei Cappuccini, presso il Palazzo del Rettorato di Torino è stata allestita un’esposizione incentrata proprio sui meteoriti.
E se un qualsiasi cittadino volesse andare a curiosare nelle profondità del laboratorio? Lo scorso 24 Settembre si è tenuta anche la prima visita pubblica: sebbene attualmente la possibilità di conoscere da vicino i suoi “segreti” sia estesa unicamente alle scolaresche, a partire dal prossimo anno non è affatto da escludere la possibilità, sulla quale si sta già lavorando, di ampliare l’offerta a chiunque avesse interesse nello spendere qualche ora al suo interno.