Uno spettacolo unico nei cieli | Arriva la cometa che ci visita ogni 1350 anni: l’ultima volta gli Arabi invasero l’Occidente

Un'incredibile scoperta tra i cieli (Canva-Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
Il prossimo Ottobre ci riserverà una sorpresa con pochi eguali nel corso della storia. Il passato tornerà a farci visita tra i cieli
Le comete sono composte prevalentemente da ghiaccio, rocce e polveri e si trovano ad orbitare nelle vicinanze del Sole, anche se il loro luogo di origine è da ricercare principalmente in due enormi riserve. Stiamo parlando della Nube di Oort e della Fascia di Kuiper.
Quest’ultima si localizza oltre l’orbita di Nettuno: è proprio da qui che provengono le così dette comete a corto periodo. La prima, invece, viene tradizionalmente indicata come una regione sferica circondante il Sistema Solare: qui, invece, trovano “casa” le comete a lungo periodo.
A livello strutturale sono composte da un nucleo solido, situato al centro della cometa stessa, che risulta essere composta da un miscuglio di ghiacci e materiali rocciosi. Abbiamo poi la chioma, nube gassosa avvolgente il nucleo, che si forma nel momento in cui il calore solare porta alla sublimazione dei suoi ghiacci.
Ed infine, ma non di certo per importanza, la coda, che occasionalmente si moltiplica in almeno due: gli effetti prodotti dalla radiazione solare e dal vento solare fanno sì che le polveri vengano deviate lontano dal nucleo, originando proprio questi allungamenti, in direzione opposta al Sole.
Non soltanto un semplice spettacolo cosmico
Nel corso del mese di Ottobre 2025, nel quale ci apprestiamo ad entrare, i cieli saranno solcati dallo splendore rappresentato dalla cometa C/2025 A6, meglio nota semplicemente come C/Lemmon. Inizialmente confusa con un’asteroide, le osservazioni condotte dagli esperti del Mount Lemmon Survey, Arizona, parliamo di un elemento dall’importanza indispensabile in termini di studio e ricerca, in quanto sarà capace di raccontarci del passato evolutivo del Sistema Solare tornando indietro sino alla sua nascita.
Si tratta di un oggetto cosmico annoverabile all’interno della categoria delle comete a lungo periodo, che fanno visita all’interno del Sistema Solare, pensate un po’, una volta ogni 1.350 anni, e che sono caratterizzate dal fatto di essere formate di rocce, polveri e ghiaccio, ossia di elementi residui dall’origine del Sistema che abitiamo, databili oltre un millennio fa. Le previsioni, imprevedibili quando si parla di comete, indicano che il punto di avvicinamento massimo di C/Lemmon con il Pianeta Terra andrà in scena tra il 20 e il 21 Ottobre, casualmente in concomitanza con la Luna Nuova, nonché nel medesimo periodo che vedrà i cieli globali solcati dallo sciame meteoritico Orionidi, offrendo una finestra di osservazione imperdibile per i più appassionati.
Le migliori fasi della giornata per osservarla
La luminosità della cometa, sempre secondo preliminari stime, dovrebbe variare tra una magnitudine di +4,5 e di +7, il che significa che molto probabilmente tra i cieli nei quali si denota l’assenza di inquinamento luminoso, non serviranno neppure binocoli o strumenti simili per visualizzare il passaggio della cometa. Torniamo ad evidenziarlo, a partire dal 20 Ottobre, fino al successivo 23, osservarla potrebbe davvero rivelarsi un “gioco da ragazzi”, quando grazie alla presenza proprio della Luna Nuova i cieli si inscuriranno.
Dal nostro emisfero, quello settentrionale, il miglior momento di osservazione dell’intera giornata sarà quello corrispondente alla prima mattina, se la si cercherà durante l’inizio del mese di Ottobre, ma ci sarà possibilità di individuarla anche alla sera giungendo alla metà dei 31 giorni, prima che l’arrivo di Novembre la porterà ad allontanarsi nuovamente. A scriverlo è Meteoweb.