L’enorme oggetto extraterrestre sta per fare la barba a Marte | Adesso possiamo scoprire di cosa si tratta: cometa o nave aliena?

Marte riguardata da vicinissimo (Shutterstock foto) - www.aerospacecue.it
Marte si appresta a ricevere una “visita” molto interessante. Sarà un’ottima occasione per osservarla a nostra volta
Gli oggetti extraterrestri derivano direttamente dallo Spazio esterno, da qui il loro nome, pur raggiungendo la parte interna del nostro Sistema, senza escludere la possibilità che gli stessi orbitino in prossimità dei vari pianeti.
Quando menzioniamo il concetto di oggetti extraterrestri è naturale per molti, soprattutto per chi non mastica molto circa l’astronomia, pensare immediatamente si tratti di tecnologie aliene che minacciano la nostra specie.
E invece si tratta semplicemente di comete, asteroidi, meteoriti ed elementi simili, che comunque in alcuni casi possono rappresentare un fattore di rischio concreto per l’umanità, data l’ipotesi di raggiungimento del suolo che gli stessi portano con sé.
Ma perché sono così importanti dal punto di vista degli studiosi? Il motivo è da ricercare nel fatto che potrebbero includere informazioni determinanti circa l’origine e i cambiamenti che hanno riguardato il Sistema Solare nei miliardi di anni.
Direttamente tra le “viscere” del nostro Sistema
La cometa 3l/ATLAS raggiungerà le vicinanze di Marte nel corso della sua traiettoria iperbolica che la porterà a girovagare per il Sistema Solare interno, raggiungendo una distanza pari a soli 30 milioni di km dal Pianeta Rosso, rendendosi facilmente identificabile e studiabile dal punto di vista delle sonde ExoMars ed ESA Mars Express.
Le indagini si concentreranno soprattutto sulla composizione chimica, nonché sulla forma, della cometa, come non era mai stato possibile fare prima con nessun altro corpo e come, naturalmente, non sarebbe stato agevole fare dalla Terra, considerando che il passaggio “più vicino” con il nostro Pianeta avverrà ad addirittura 269 milioni di km di distanza. La data è quella del 3 Ottobre, a seguito della quale il percorso proseguirà transitando prima nei pressi di Venere e poi di Giove, dove avverrà un ulteriore studio grazie all’utilizzo della sonda Juice. Successivamente 3l/ATLAS abbandonerà definitivamente il Sistema Solare, anche se potremmo continuare ad osservarla nel corso delle ultime settimane di Novembre.
Poche certezze e molti dubbi
Il passaggio focale, comunque, resta quello “a tu per tu” con Marte, quando l’utilizzo di strumenti quali il CaSSIS (Colour and Stereo Surface Imaging System di ExoMars) e HRSC (High Resolution Stereo Camera di Mars Express), favorirà l’ottenimento di immagini che inquadrino coda e chioma della cometa, determinando il grado di attività cometaria, vale a dire il quantitativo di gas e polveri smaltiti nel corso dell’avvicinamento verso il Sole, oltre ad identificare con precisione di fatto esatta sia la forma, sia le dimensioni del nucleo della cometa.
Ma fino ad ora quali informazioni siamo riusciti a racimolare? Sappiamo per certo che 3I/ATLAS rappresenta il terzo oggetto interstellare ad esser mai stato scoperto all’interno del nostro Sistema, lo scorso 1° Luglio, grazie al sistema di telescopi ATLAS, sito in Cile. Il fatto che si trattasse proprio di un elemento interstellare è stato possibile da comprendere pressoché nell’immediato, data la sua traiettoria iperbolica ad elevata eccentricità: allo stesso modo la sua natura cometaria è stata suggerita dalla presenza di una chioma e di una coda, seppur minima, la cui presenza è stata abilmente scovata nel merito delle istantanee scattate. A scriverlo è Geopop.it.