Il permafrost sta agitando tutti | Il suo scioglimento sta sprigionando virus sconosciuti: prossima allerta mondiale

Allarme permafrost (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
A causa dei cambiamenti climatici potrebbe sciogliersi il permafrost causando la liberazione di moltissimi virus.
Il permafrost è uno strato di terreno, roccia o sedimenti che rimane congelato per almeno due anni consecutivi. Si trova principalmente nelle regioni artiche e subartiche, come Siberia, Alaska, Canada e Groenlandia, ma anche in alcune aree montuose ad alta quota.
Questo suolo ghiacciato, apparentemente immobile e sterile, svolge in realtà un ruolo fondamentale nel bilancio climatico del pianeta: intrappola enormi quantità di carbonio e metano, impedendo che vengano rilasciati nell’atmosfera.
Negli ultimi decenni, tuttavia, il riscaldamento globale sta causando un progressivo scioglimento del permafrost. L’aumento delle temperature medie, soprattutto nelle regioni polari, ha portato al rilascio di gas serra che erano rimasti intrappolati nel suolo per migliaia di anni, contribuendo così ad amplificare ulteriormente l’effetto serra.
Questo fenomeno, chiamato feedback climatico positivo, rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per gli scienziati, poiché può accelerare il cambiamento climatico in modo incontrollabile. Lo scioglimento del permafrost non ha solo conseguenze climatiche, ma anche ambientali e sociali.
Passato e futuro
Nelle regioni dove il terreno perde la sua stabilità, interi villaggi, infrastrutture e strade rischiano di crollare a causa del cedimento del suolo. Inoltre, lo scongelamento può liberare antichi virus e batteri rimasti ibernati per millenni, con potenziali rischi per la salute umana e animale.
Il permafrost, dunque, è molto più di una distesa di ghiaccio sotterraneo: è una memoria del passato e un indicatore del futuro del nostro pianeta. Proteggerlo significa non solo preservare l’equilibrio climatico globale, ma anche garantire la sicurezza delle popolazioni e degli ecosistemi che dipendono da esso. Ridurre le emissioni e contenere il riscaldamento globale è l’unico modo per evitare che questo fragile gigante addormentato si risvegli, con conseguenze imprevedibili per l’intero pianeta.
Allarme virus
Come riporta ilmessaggero.it, il risveglio di batteri e virus antichi dal permafrost rappresenta una delle conseguenze più inquietanti del riscaldamento globale. Quando il terreno ghiacciato si scioglie, microrganismi rimasti intrappolati per decine di migliaia di anni possono tornare in vita, come è già accaduto in Siberia con l’antrace. Questi agenti patogeni, rimasti dormienti in un ambiente isolato, potrebbero ritrovare condizioni adatte per proliferare e diffondersi in un ecosistema moderno che non ha mai sviluppato difese naturali contro di essi.
Gli scienziati temono che il permafrost possa nascondere virus e batteri sconosciuti, potenzialmente pericolosi per l’uomo e per gli animali. Oltre al rischio sanitario, lo scioglimento del permafrost è anche un segnale d’allarme ambientale, poiché contribuisce al rilascio di gas serra e all’accelerazione del cambiamento climatico. Per questo motivo, la ricerca in questo campo è fondamentale: comprendere la natura di questi microrganismi e prevenire i loro effetti è essenziale.