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Questa stella sta meravigliando tutti | La più vecchia dei cieli e la più luminosa in assoluto

Stelle in cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Stelle in cielo (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Una scoperta eccezionale nel cuore dell’universo: una stella antichissima sorprende gli astronomi con la sua purezza estrema.

Quando alziamo gli occhi al cielo, ogni stella sembra uguale all’altra. Ma in realtà non è così, anzi. Ognuna di quelle luci racconta una storia completamente diversa, fatta di chimica, di tempo e di origine. Alcune sono giovani e “ricche”, altre sono… be’, molto più antiche e particolari. E proprio tra queste si nascondono i segreti più affascinanti dell’universo.

Negli ultimi decenni gli strumenti a disposizione degli astronomi sono diventati incredibilmente precisi. Oggi basta uno spettro di luce per capire da cosa è fatta una stella, da dove viene, quanto è “vecchia” e perfino con chi ha condiviso il suo gas. Alcune stelle, però, sembrano sfuggire a tutte le regole. Non si fanno contaminare, restano pure come all’origine. In un certo senso, sono testimoni dirette dei primi attimi del cosmo.

Sono davvero poche — si contano sulle dita di una mano — ma ci sono. Gli scienziati le chiamano “incontaminate”, perché quasi del tutto prive di metalli. Non hanno ferro, né carbonio, né ossigeno in quantità misurabili, il che è piuttosto raro. Di solito, anche le stelle più povere hanno almeno un po’ di carbonio… ma queste no. È come se fossero state congelate nel tempo, e ogni volta che se ne scopre una, è un evento.

E quando succede, si accende subito la curiosità. Perché se una stella del genere è sopravvissuta fino a oggi, allora forse può raccontarci qualcosa che ancora non sappiamo sulla nascita dell’universo. A patto, ovviamente, di saperla interpretare. E questa volta, pare che gli astronomi siano davvero di fronte a un caso straordinario.

Una testimone diretta delle prime stelle

Secondo gli autori dello studio, questa stella non è solo primitiva, è praticamente una reliquia. Probabilmente si è formata subito dopo l’esplosione di una delle primissime stelle dell’universo, una cosiddetta Popolazione III. Si parla di una massa pari a 30 volte quella del Sole e di un’epoca che risale agli albori del tempo.

E attenzione, non è tutto: questa stella arriva da fuori. Grazie ai dati del satellite Gaia, il team ha ricostruito il suo percorso e ha scoperto che proviene dalla Grande Nube di Magellano, una galassia satellite della nostra. Poi, in qualche modo, è migrata nella Via Lattea. E oggi si trova lì, sospesa in un’orbita isolata che l’ha protetta da qualsiasi tipo di “inquinamento cosmico”.

Galassie e stelle (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Galassie e stelle (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un’anomalia che ha attirato l’attenzione

Un team di ricercatori guidato da Alexander Ji (Università di Chicago) ha appena pubblicato una scoperta notevole, come riporta Focus.it: una stella con la composizione chimica più primitiva mai osservata finora. Si chiama SDSS J0715−7334, ed è stata descritta in dettaglio su arXiv, la piattaforma di pubblicazione scientifica.

Ciò che ha lasciato tutti di stucco è la sua metallicità, cioè la quantità di elementi più pesanti dell’elio. Il valore rilevato è incredibilmente basso: meno di 7,8 × 10⁻⁷. Per capirci, è circa la metà rispetto alla precedente “più povera” e oltre dieci volte inferiore rispetto alla stella con meno ferro mai trovata. Ma c’è di più: anche il carbonio, solitamente presente in piccole quantità, qui è praticamente assente. Un dettaglio raro, se non unico.