Astronomi dichiarano l’allerta rossa per una nuova minaccia | Dimenticate gli asteroidi: ora dobbiamo difenderci da queste stelle

I pianeti del sistema solare e pericoli (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Gli astronomi lanciano l’allarme: il vero pericolo per la Terra potrebbe arrivare da stelle solitarie in movimento.
Quando si parla di spazio, la mente va subito a cose spettacolari: buchi neri, supernove, galassie lontanissime. Eppure, c’è un altro tipo di pericolo là fuori. Uno più… discreto, diciamo. Invisibile agli occhi ma potenzialmente in grado di rimescolare tutte le carte del nostro Sistema Solare. No, non è l’ennesimo asteroide (quelli ormai ci piacciono quasi), ma qualcosa di ancora più grosso e imprevedibile.
Di solito, i titoli allarmistici parlano di meteoriti che puntano dritti sulla Terra. Qui invece la faccenda è diversa. E che a volte passano vicino, troppo vicino. Finora erano quasi una curiosità, roba da appassionati. Ora però c’è chi dice che queste stelle erranti potrebbero causare un bel po’ di problemi.
Pensavamo di stare al sicuro. Il nostro bel sistema ordinato, con il Sole al centro e i pianeti in fila come scolari diligenti, sembrava un meccanismo ben oliato. E invece no. Secondo nuove ricerche, questo equilibrio è molto più fragile di quanto ci piaccia credere. Anzi, basta una spintarella dall’esterno per mandare tutto all’aria. Letteralmente.
Ed è proprio questa la parte inquietante: non servono impatti spettacolari per sconvolgere tutto. Una semplice influenza gravitazionale, lenta e silenziosa, può bastare a cambiare tutto. Tipo Urano che comincia a comportarsi da matto o Nettuno che si allontana troppo. E se ci va male, potremmo finirci dentro pure noi.
Una minaccia che non fa rumore
A scatenare tutto questo è uno studio recente che ha rivalutato – anzi, proprio ricalcolato – le probabilità di un incontro ravvicinato tra il Sole e una stella errante. E le nuove stime… beh, non sono proprio rassicuranti. Si parla di un 1 o 2% di possibilità che una di queste stelle ci passi abbastanza vicino da provocare scompiglio. Non domani, certo. Ma nei prossimi miliardi di anni? Possibilissimo.
E il confronto con i dati precedenti è impressionante: prima si parlava di uno 0,1%, cioè praticamente nulla. Ora la musica è cambiata. Una stella più pesante del Sole, magari il doppio o il triplo, non deve neanche toccarci: basta che passi vicino per scombinare le orbite dei pianeti più esterni. E quello sarebbe solo l’inizio.
Un equilibrio più fragile del previsto
Nel peggiore dei casi, la Terra potrebbe essere “spinta” fuori dalla sua posizione ideale. E qui entra in gioco il concetto di “zona abitabile”: quella fascia attorno al Sole dove le condizioni permettono la vita. Spostarsi anche solo un po’ fuori da lì… e addio oceani, atmosfera, clima. Potremmo ritrovarci in un deserto gelido o in una fornace. Bello, eh?
Le simulazioni fatte al supercomputer mostrano uno scenario per niente rassicurante. Tutto quello che conosciamo – stagioni, orbite, vita – si regge su un equilibrio cosmico più delicato di quanto pensassimo. E la cosa più assurda? Il telescopio Gaia, prima di essere disattivato, aveva già individuato stelle con traiettorie sospette. Lo studio pubblicato da New Scientist, come riporta Everyeye, conferma tutto: a volte il vero pericolo arriva da molto, molto lontano… e senza far rumore.