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Astronomi senza parole quando hanno osservato qualcosa di tragico | Sarà la stessa fine della Terra

Distruzione di un pianeta (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Distruzione di un pianeta (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un fenomeno cosmico sconcertante osservato dagli astronomi riapre interrogativi inquietanti sul possibile destino finale del nostro pianeta.

Nel mondo dell’astronomia, non è raro imbattersi in fenomeni strani, a volte quasi inspiegabili. Ogni tanto spunta fuori un segnale dal nulla, un segnale che rimane lì, per anni, senza che nessuno riesca davvero a capirlo. È il tipo di cose che ti fa venire i brividi, perché ti rendi conto che là fuori succedono cose enormi, e noi… ne cogliamo solo un’eco lontanissima.

Alcuni di questi segnali arrivano da zone dello spazio dove le stelle stanno morendo o si sono già spente, e lì accade di tutto. A volte sembra quasi che l’Universo abbia i suoi modi per conservare i ricordi di ciò che è stato, lasciandoci piccoli indizi da decifrare con pazienza. Ecco, in questo caso, la pazienza è stata fondamentale. Perché quello di cui si parla oggi, in realtà, era sotto gli occhi degli scienziati da… beh, tipo quarant’anni.

E non è che non stessero guardando, anzi. C’erano strumenti potentissimi puntati su quella zona del cielo da decenni, ma serviva il pezzo mancante del puzzle. Quel dettaglio in più che ti fa dire: “Ah! Ecco cosa stavamo vedendo!”. Solo che quando finalmente lo capisci, non è detto che la risposta sia rassicurante.

È che certe scoperte, anche se incredibili, ti lasciano un nodo alla gola. Perché non parlano solo di stelle lontane e polveri cosmiche, ma in un certo senso parlano anche di noi. Della Terra. Del nostro futuro tra miliardi di anni. È come se, guardando lontano, vedessimo in anticipo cosa potrebbe accadere anche qui.

Quella luce strana che nessuno capiva

C’è un posto nello spazio che gli astronomi conoscono bene: la Nebulosa Elica. È a circa 650 anni luce da qui, e al centro c’è una nana bianca — cioè, quello che resta di una stella morta. Da lì arriva un segnale in raggi X che ha lasciato tutti perplessi per oltre quarant’anni. Ora, grazie a telescopi come Chandra, Hubble, ESO e GALEX, c’è forse una risposta.

Incrociando diversi dati, gli scienziati hanno ipotizzato che quel segnale possa provenire da un pianeta completamente distrutto. Anzi, sparito. Sbranato, se vogliamo dirla tutta, dalla nana bianca. Lo studio — pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society — suggerisce proprio questo: che i detriti del pianeta orbitano ancora attorno alla stella, continuando a emettere quella strana radiazione che ha incuriosito intere generazioni di astronomi.

Nebulosa Elica (ESO foto) - www.aerospacecue.it
Nebulosa Elica (ESO foto) – www.aerospacecue.it

Un’anteprima (forse) del nostro destino

La teoria è inquietante: il pianeta, che prima era tranquillo nella sua orbita, è stato spinto verso la stella da qualche forza gravitazionale, forse un’interazione con altri corpi del sistema. E più si avvicinava, più veniva fatto a pezzi. Fino alla disintegrazione totale. Ora, quei frammenti sono ciò che vediamo.

S. Estrada-Dorado e il suo team, in collaborazione con NASA/CXC/SAO/Univ Mexico, credono che questa sia la prima vera prova di un fenomeno mai osservato prima: una stella che distrugge completamente un pianeta all’interno di una nebulosa planetaria. E sì, inevitabilmente, la domanda arriva: succederà lo stesso alla Terra, quando il Sole diventerà una nana bianca? Nessuno può dirlo con certezza, ma… beh, diciamo che adesso l’ipotesi fa un po’ meno fantascienza.