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Spazio, la Cina pensa in grande | Con una sola sonda enorme prenderà energia dal Sole per rispedirla “pulita” sulla Terra

Sonda e sole (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Sonda e sole (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

La Cina progetta una gigantesca sonda solare spaziale per raccogliere energia e inviarla pulita e continua sulla Terra.

Da qualche tempo, l’idea che lo spazio possa diventare più di un semplice campo di esplorazione ha cominciato a farsi strada anche tra i piani più concreti dei governi. Non si parla solo di sonde o satelliti, ma di veri e propri impianti, infrastrutture pensate per “abitare” lo spazio in modo funzionale. C’è chi guarda oltre il turismo spaziale, verso un’utilizzo stabile delle orbite per scopi ben più… pratici. Tipo produrre energia. Tanta energia.

Sempre più spesso si sente parlare di progetti che mirano a sfruttare il Sole in maniera diversa, diciamo così. Non più pannelli solari sui tetti, ma nello spazio. Lontani da nuvole, notti e ostacoli atmosferici. L’idea sembra affascinare non solo gli scienziati, ma anche chi prende le decisioni grosse. E se prima erano teorie, adesso stanno prendendo forma – letteralmente.

C’è anche tutto un discorso legato al potere, non solo energetico. Pensaci: se un Paese riuscisse a produrre energia dallo spazio in modo continuo, avrebbe in mano una risorsa praticamente illimitata. Altro che gas o carbone. E questo, inevitabilmente, cambia anche gli equilibri politici. L’energia diventerebbe davvero una questione spaziale.

Ma per arrivarci, be’, c’è da superare un bel po’ di ostacoli. Servono tecnologie avanzatissime, razzi potentissimi, e soprattutto – cosa non da poco – un modo per far arrivare questa energia sulla Terra in maniera sicura. Non è proprio una passeggiata, insomma. Ma qualcuno, a quanto pare, sta provando a farlo davvero.

Una visione fuori scala

Come riporta Passione Astronomia, la Cina avrebbe in mente qualcosa di incredibilmente ambizioso: una specie di “città solare” nello spazio, grande quanto Manhattan. Sarebbe composta da enormi pannelli solari collocati a circa 36.000 km sopra la Terra, in orbita geostazionaria. Questo permetterebbe alla struttura di restare sempre sopra lo stesso punto del pianeta.

E da lì, l’idea è di catturare luce solare 24 ore su 24 e rispedirla giù, trasformandola in energia pulita. Un flusso continuo, senza stop. L’impianto, se realizzato, potrebbe fornire la stessa quantità di energia che oggi si ottiene da tutto il petrolio usato nel mondo in un anno. Solo che qui non si brucia nulla, non si inquina, non si emette una molecola di CO₂. Tutto questo verrebbe trasportato in orbita con un razzo (anzi, più d’uno) chiamato Long March-9, ancora in fase di sviluppo.

La potenza del Sole (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
La potenza del Sole (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Tra sogno energetico e problemi molto reali

Una volta messo in orbita l’intero sistema – che richiederà molti lanci, forse una dozzina o più – la luce solare verrebbe trasformata in energia elettrica e inviata sulla Terra usando una tecnologia che esiste già, in teoria. La NASA, in passato, ha fatto esperimenti simili (più piccoli) che hanno funzionato. Ma un conto è provare in scala ridotta, un altro è costruire un impianto spaziale enorme.

Ci sono ancora un sacco di dubbi. Il più grosso? Come trasmettere tutta questa energia senza fare danni. Nessuno vuole fasci di energia che interferiscono con aerei, animali o – peggio – persone. Il sistema dovrà essere preciso, sicuro e super controllato. Ma se ci riuscissero davvero, sarebbe qualcosa di mai visto prima. Un nuovo modo di pensare l’energia e lo spazio. E forse, pure il futuro.