Home » Astronomi senza fiato, è collassato tutto | Nessuno poteva credere ai loro occhi: una botta esagerata e subito dopo un buco nero pericolosissimo

Astronomi senza fiato, è collassato tutto | Nessuno poteva credere ai loro occhi: una botta esagerata e subito dopo un buco nero pericolosissimo

Collasso tra galassie

Collasso tra galassie (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un collasso super massiccio ha generato un buco nero enorme incredibilmente grande e pericolosissimo. Ecco cos’è successo.

I buchi neri rappresentano uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi dell’universo. Si tratta di regioni dello spazio in cui la gravità è talmente intensa da non permettere a nulla di sfuggire, nemmeno alla luce. Da qui deriva il loro nome: “buchi neri”, poiché non emettono alcuna radiazione visibile e appaiono completamente oscuri.

La teoria dei buchi neri nasce dalla relatività generale di Albert Einstein, formulata nel 1915. Secondo questa teoria, la materia deforma lo spazio e il tempo, creando quella che chiamiamo “curvatura spaziotemporale”. Se una grande quantità di massa viene concentrata in uno spazio molto piccolo, la curvatura diventa così forte da generare un buco nero.

Spesso questo fenomeno si verifica alla fine della vita di una stella molto massiccia, che, dopo aver esaurito il suo combustibile, collassa su se stessa. La parte più esterna di un buco nero si chiama orizzonte degli eventi: è il limite oltre il quale nulla può più tornare indietro.

Qualsiasi cosa superi questo confine – luce, materia o radiazioni – viene inevitabilmente attratta verso il centro del buco nero, dove si trova la singolarità, un punto in cui le leggi della fisica, come le conosciamo, non valgono più. Nonostante il loro nome, i buchi neri non sono “buchi” nel senso comune del termine, né “aspirano” tutto ciò che li circonda.

Perchè studiarli

Gli oggetti che orbitano a una distanza di sicurezza possono restare stabili, proprio come la Terra orbita attorno al Sole. Tuttavia, avvicinandosi troppo, la forza di gravità diventa irresistibile. Tuttavia i buchi neri non possono essere osservati direttamente.

Infatti gli scienziati riescono a individuarli studiando il comportamento della materia circostante o grazie alle onde gravitazionali, cioè increspature dello spazio-tempo generate da eventi cosmici estremamente violenti. Nel 2019, per la prima volta, è stata ottenuta una foto reale di un buco nero grazie al progetto internazionale Event Horizon Telescope: un risultato storico che ha confermato molte teorie di Einstein.

Buco nero
Buco nero (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Cosa è accaduto

Come riporta thesun.co.uk, un gruppo di astronomi guidato dall’Università di Yale ha catturato per la prima volta un’immagine che potrebbe mostrare la nascita di un buco nero supermassiccio. Questo fenomeno rarissimo è stato osservato in una coppia di galassie lontane, la cui luce ha viaggiato per circa 8,3 milioni di anni prima di raggiungerci. Gli scienziati hanno chiamato questa struttura “Infinity”, per via della sua forma a otto.

All’interno della galassia sono stati individuati tre buchi neri supermassicci che si stanno avvicinando mentre le due galassie collidono. Si tratta di un evento unico, che potrebbe finalmente spiegare come nascono i buchi neri più grandi dell’universo.