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Pianeti, è strano quello che è accaduto sotto il naso degli scienziati | Non sanno che fine hanno fatto: sono spariti tutti all’improvviso

Galassia e misteri (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Galassia e misteri (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un misterioso fenomeno ha colto di sorpresa gli scienziati: alcuni pianeti sono svaniti senza lasciare tracce nell’Universo.

Nel tempo, grazie a telescopi potentissimi e missioni spaziali da capogiro, siamo riusciti a mettere insieme un bel po’ di informazioni su pianeti lontani anni luce. Però, nonostante tutti questi progressi, l’Universo continua a essere un posto pieno di misteri e sorprese che sfuggono anche agli occhi più esperti. E a quanto pare, alcune di queste sorprese non sono solo strane… sono praticamente invisibili.

Tra i tanti mondi là fuori, alcuni tipi di pianeti – con nomi anche un po’ strani come “radius valley” e “peas in a pod” – hanno sempre fatto impazzire gli scienziati. Non perché siano belli (anche se lo saranno, chi lo sa), ma perché aiutano a capire meglio come si forma la vita, o almeno come si formano i pianeti che potrebbero ospitarla. Ma il problema è che, pure con tutti gli strumenti a disposizione, ci sono cose che proprio non tornano.

Il bello è che, certe volte, è proprio quello che non si vede a far scattare l’allarme. Alcuni pianeti, a un certo punto, sembrano sparire nel nulla. Non è che ci siano errori di calcolo o bug nei dati – almeno, non sembra – ma è come se quegli oggetti non fossero mai esistiti. O magari… forse si sono spostati? Forse sono stati risucchiati da qualcosa? Nessuno lo sa con certezza.

Eppure, proprio queste “assenze” stanno diventando una delle domande più affascinanti della ricerca spaziale. Perché quando un intero pianeta manca all’appello, c’è qualcosa di grosso sotto. Capire perché non si trova più dove dovrebbe essere significa forse capire molto di più su come funziona davvero il cosmo. E questo, beh… non è affatto poco.

Una teoria che cambia tutto (o quasi)

Un team di ricerca della Rice University ha messo insieme una nuova ipotesi piuttosto interessante per provare a spiegare cosa sta succedendo. Secondo quanto pubblicato sull’Astrophysical Journal Letters, alcuni pianeti osservati in passato, poi scomparsi dai radar, potrebbero essere semplicemente… spariti. Ma non nel senso di “puff”, evaporati. È una faccenda più complicata, ovviamente.

Tutta la questione ruota attorno a un fenomeno chiamato migrazione planetaria. In pratica, nei primissimi momenti di vita di un sistema stellare, i pianeti si trovano immersi in enormi dischi di gas e polveri – si chiamano dischi protoplanetari – che li tirano qua e là, modificandone orbite e traiettorie. A volte si scontrano, altre volte si avvicinano troppo alla loro stella madre. Ed è lì che inizia il bello… o il disastro.

Esplosione di un pianeta (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Esplosione di un pianeta (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

E alla fine… puff! spariti per davvero

Gli studiosi del progetto CLEVER, come riporta Libero Tecnologia, hanno ricreato queste dinamiche al computer. E indovina un po’? Quando i dischi protoplanetari si dissolvono (succede dopo qualche milione di anni), le forze che tenevano tutto in equilibrio vanno a farsi benedire. Risultato? Pianeti che si scontrano, si fondono o vengono inghiottiti dalla stella. Letteralmente.

Quindi no, non sono davvero “scomparsi” nel senso fantascientifico del termine. Molti sono stati distrutti o inglobati dalla forza gravitazionale delle stelle. E il bello – o il tragico, dipende dai punti di vista – è che tutto questo potrebbe essere molto più comune di quanto pensassimo. Ora, con strumenti come il James Webb Space Telescope, si spera di trovare conferme e magari, un giorno, riuscire a prevedere questi eventi prima che accadano.