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Alieni, ormai è certo | Se siamo ancora vivi lo dobbiamo a loro: hanno garantito la pace durante la guerra fredda impedendo il lancio dell’atomica

Guerra Fredda e alieni (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Guerra Fredda e alieni (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un ex astronauta della missione Apollo sostiene che civiltà aliene abbiano impedito lo scoppio di una guerra nucleare globale.

Negli anni in cui il mondo viveva col fiato sospeso, con la paura che un solo errore potesse scatenare un inferno nucleare, gli eroi non indossavano sempre divise militari. Alcuni erano piloti, scienziati, o… astronauti. Figure diventate vere e proprie icone nazionali, simboli di progresso e potenza tecnologica. Ma dietro la facciata dei lanci spaziali e delle bandiere piantate sulla Luna, si nascondevano storie che sembravano uscite da un film di fantascienza.

Chi ha vissuto quegli anni, sa bene quanto fossero carichi di tensione. USA e URSS si osservavano da lontano, pronti a colpire. Eppure, qualcosa—o qualcuno—ha impedito che la situazione degenerasse. Alcuni testimoni, spesso relegati al margine del discorso pubblico, hanno raccontato episodi a dir poco sorprendenti. Uno in particolare ha continuato, per anni, a dire la sua. E non si è mai tirato indietro, nonostante le critiche.

Non parliamo di un visionario qualunque. Si tratta di un uomo che ha messo piede sulla Luna, che ha vissuto lo spazio da vicino, che ha conosciuto il lato più estremo del progresso umano. E proprio da lì, da quel punto di vista unico, ha iniziato a vedere—o forse solo a comprendere—le cose in modo molto diverso. Alcuni lo hanno chiamato pazzo. Altri lo hanno ascoltato, anche solo per curiosità.

Ma cosa spinge una persona del genere a raccontare certe cose? E soprattutto, perché farlo dopo anni di silenzio? Le risposte non sono semplici. Forse per liberarsi di un peso, forse per mettere in guardia l’umanità da ciò che non conosce. Oppure, più banalmente, per raccontare una verità che a suo dire è stata troppo a lungo tenuta nascosta.

Una voce fuori dal coro

Il protagonista di questa storia è Edgar Mitchell, astronauta dell’Apollo 14 e sesto uomo a camminare sulla superficie lunare. Ma il suo nome è rimasto scolpito nella memoria collettiva non solo per l’impresa spaziale. Come riporta Everyeye, dopo il suo ritorno sulla Terra, Mitchell ha iniziato a parlare apertamente di contatti con entità extraterrestri e del fatto che, a suo dire, gli alieni avrebbero più volte interferito per evitare una guerra nucleare tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Dichiarazioni, queste, che hanno fatto il giro del mondo, generando stupore, ma anche parecchia diffidenza.

Una delle rivelazioni più discusse è arrivata nel 2008, durante un’intervista radiofonica. Mitchell ha affermato di essere stato messo al corrente, da fonti interne al governo, che il Dipartimento della Difesa statunitense monitorava gli UFO da decenni. A suo dire, gli extraterrestri non solo esistono, ma avrebbero più volte evitato il peggio, intervenendo nei momenti più critici della Guerra Fredda. Ma la storia non finisce lì.

Alieni ci osservano (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Alieni ci osservano (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un passato riscoperto tra email e documenti

Nel 2016, grazie ad alcune email recuperate tramite Wikileaks, è emerso che Mitchell era coinvolto in una fitta rete di comunicazioni con esponenti governativi. In queste email, sosteneva con convinzione che gli USA stessero trattando con civiltà aliene, nel tentativo di rispettare una sorta di patto non scritto: evitare lo sviluppo di armi nello spazio. Secondo lui, gli alieni detestano le civiltà bellicose e non tollerano conflitti che potrebbero coinvolgere anche altri pianeti.

Nonostante le sue teorie siano state bollate da molti come bizzarre, Mitchell non fu mai emarginato dalla comunità scientifica. Continuò a essere rispettato per il suo contributo alla NASA, avendo partecipato anche come riserva alle missioni Apollo 10 e Apollo 16. È rimasto una figura controversa fino alla fine, spegnendosi in Florida nel 2016, a 85 anni. La sua storia, però, continua a far discutere.