Siamo tutti sotto l’occhio della Cina | Ha costruito il Grande Fratello Spaziale: riescono a riconoscere tutti i volti
Satellite cinese (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Un sistema satellitare cinese promette una sorveglianza estrema: riesce a identificare i volti umani direttamente dallo Spazio.
Negli ultimi tempi, si parla sempre più spesso di sicurezza, privacy, controllo… e insomma, di quanto sia facile (o no?) essere osservati. Non è una novità, certo. Ma quello che davvero colpisce è quanto siano diventati avanzati certi strumenti. Non parliamo più di semplici telecamere agli angoli delle strade o di app che tracciano i nostri spostamenti, ma di cose che sembrano uscite da un film sci-fi. Solo che, appunto, non sono fiction.
Il punto è che questa evoluzione non si è fermata alla Terra. No, ora ci si sposta addirittura nello Spazio. E non in senso figurato. Alcuni Paesi – uno in particolare – stanno investendo in tecnologie che permettono di guardare… tutto. Da molto lontano. Il risultato? Un sistema di sorveglianza così potente da far sembrare il “Grande Fratello” una cosetta da niente.
E mentre da una parte c’è chi si entusiasma per queste novità, dall’altra crescono i dubbi, le preoccupazioni, le domande. Chi ci guarda? Perché? Fino a che punto possono spingersi? Non è solo questione di tecnologia, è una faccenda che tocca anche la politica, la libertà personale, il modo in cui ci relazioniamo con il potere. E con l’invisibile, soprattutto.
Ma anche se tutto ciò può sembrare ancora lontano o astratto, in realtà ci riguarda eccome. Perché, volenti o nolenti, viviamo in un’epoca dove l’osservazione è ovunque. E spesso, chi guarda resta nascosto. Anzi, fuori portata. Ma chi ha detto che bisogna vedere per essere visti?
Una nuova frontiera nell’osservazione globale
Come riporta Virgilio.it, la Cina avrebbe messo a punto un sistema di sorveglianza fuori dal comune. Parliamo di un satellite, sì, ma non uno qualsiasi: questo riesce a riconoscere i volti direttamente dallo Spazio. E non è uno scherzo. Il cuore di tutto è una tecnologia chiamata SAL, cioè un radar laser (per i più tecnici: Synthetic Aperture Lidar) capace di ricostruire immagini in 2D o 3D con una definizione mai vista.
Durante una serie di test effettuati sul lago Qinghai, il sistema avrebbe beccato dei dettagli minuscoli, fino a 1,7 millimetri, da oltre 100 chilometri di distanza. Roba da non crederci, ma pare sia proprio così. E la cosa più inquietante (o affascinante?) è che funziona cento volte meglio delle normali telecamere o dei telescopi. Insomma, siamo a un altro livello. Ma non finisce qui.

Cosa può fare davvero il nuovo satellite
La parte più impressionante? Il satellite sarebbe in grado di identificare i volti umani anche a 101,8 km da terra. Ripeto: più di cento chilometri. Questo grazie a una serie di lenti minuscole – un sistema 4×4, a quanto pare – che ampliano il campo visivo del laser e permettono di raccogliere molta più luce. Una roba talmente sofisticata che, davvero, sembra costruita per scoprire anche il più piccolo movimento.
I dati emersi dai test parlano chiaro: precisione fino a 15,6 millimetri nel misurare le distanze. Tutto questo, però, è avvenuto in condizioni meteo perfette: poco vento, quasi nessuna nuvola. Quindi sì, resta da capire se questo super-satellite sia affidabile anche con il brutto tempo. Ma se anche fosse solo a metà delle sue potenzialità, beh… cambierebbe completamente le regole del gioco.
