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Allarme spaziale per la nascita di qualcosa di incomprensibile | Un mostro sta partorendo anelli come se fosse un Pianeta

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Illustrazione di un pericolo (Canva FOTO) - aerospacecue.it

Nello spazio sta succedendo qualcosa di davvero particolare. E sembra non esserci una spiegazione sicura e razionale!

Gli allarmi che arrivano dallo spazio non riguardano solo asteroidi in rotta di collisione con la Terra, ma un insieme più ampio di fenomeni che monitoriamo costantemente per motivi scientifici e, qualche volta, di sicurezza.

Le agenzie spaziali e gli osservatori dispongono di reti di telescopi e strumenti dedicati a captare ogni segnale anomalo proveniente dal cosmo, dalle esplosioni stellari improvvise ai lampi di radiazione che potrebbero interferire con i nostri satelliti.

Uno dei sistemi più noti è quello che sorveglia gli oggetti vicini alla Terra, i cosiddetti NEO, che include asteroidi e comete dal potenziale impatto. Ogni volta che un oggetto entra in una certa fascia di distanza, scatta un livello di allerta scientifica, anche se nella maggior parte dei casi si tratta solo di monitoraggi precauzionali. 

Ma gli allarmi non riguardano solo corpi solidi: esistono sistemi che tengono sotto controllo anche tempeste solari e brillamenti magnetici, fenomeni che non minacciano la vita sulla Terra ma possono mettere in crisi le reti elettriche, le comunicazioni GPS o le missioni in orbita.

Un oggetto diverso dagli altri

Nel Sistema Solare esistono corpi celesti che non rientrano davvero in nessuna categoria precisa: non sono pianeti, non sono comete tradizionali e nemmeno semplici asteroidi. Tra questi, spiccano i cosiddetti “centauri”, oggetti che orbitano nelle regioni intermedie fra i pianeti giganti e che sembrano avere una natura ibrida, quasi in bilico tra due mondi.

Uno di questi è 2060 Chiron, un corpo che da decenni incuriosisce astronomi e appassionati, sia per la sua orbita instabile, sia per le sue strane emissioni di polveri e gas. Da qualche tempo, però, il suo nome gira di nuovo negli ambienti scientifici per una ragione ancora più singolare: Chiron sembrerebbe essere al centro di un processo che ricorda da vicino quello che ha regalato gli anelli a Saturno. 

Illustrazione degli anelli di Saturno (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Illustrazione degli anelli di Saturno (Canva FOTO) – aerospacecue.it

Di cosa si tratta esattamente?

Secondo quanto riportato da Everyeye Tech, diversi osservatori astronomici hanno confermato variazioni periodiche nella luminosità di Chiron, un segnale che potrebbe essere spiegato dalla presenza di materiale orbitale attorno al corpo principale. Insomma, siamo davanti ad un “laboratorio a cielo aperto”.

Lo studio, citato su Live Science, suggerisce che questo centauro, situato tra Saturno e Urano, stia lentamente accumulando polveri e frammenti, forse liberati dalla sua stessa superficie a causa di sublimazione o impatti minori. In sostanza, si tratterebbe di una versione “in miniatura” del processo che ha generato i celebri anelli dei pianeti giganti, ma osservabile in un oggetto molto più piccolo e fragile.