Home » La Terra è dentro un buco nero: la scoperta terrificante lascia gli scienziati nel panico: via a un test per ‘prevenire la fine’

La Terra è dentro un buco nero: la scoperta terrificante lascia gli scienziati nel panico: via a un test per ‘prevenire la fine’

Terra e buco nero (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Terra e buco nero (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un’ipotesi estrema ed inquietante riapre una domanda che ribalta le leggi del cosmo. E se fossimo dentro un buco nero?

Hai presente quando guardi il cielo e ti chiedi che cos’altro ci sia là fuori? Beh, ultimamente quella sensazione di mistero si è fatta ancora più forte. Gli scienziati hanno notato qualcosa di insolito, un dettaglio sfuggente che però potrebbe cambiare – ecco, magari non tutto, ma parecchio. È come se qualcosa non tornasse nel modo in cui pensiamo all’universo. E da lì iniziano a girare idee che, sì, sembrano fantascienza… ma non lo sono per niente.

Ci sono momenti in cui un piccolo segnale, un pattern, una stranezza, fa scattare qualcosa. Un po’ come vedere un’ombra muoversi in modo diverso dal resto. E ti chiedi: è un errore? O è un indizio? Alcuni scienziati stanno seguendo proprio quella traccia, inseguendo una possibilità che potrebbe cambiare il modo in cui leggiamo il cosmo. E più scavano, più la questione diventa interessante. Forse anche un po’ inquietante.

Oggi abbiamo strumenti potentissimi, roba che ci permette di guardare indietro nel tempo – letteralmente. Osservando le prime luci dell’universo, ci si aspetterebbe una certa casualità, un caos ordinato… invece qualcosa stona. Qualcosa che non dovrebbe esserci, ma c’è. E quando le cose non seguono più le regole, o le regole sono sbagliate, si aprono nuovi scenari. Forse più strani della fantasia stessa.

La scienza, in fondo, è questo: notare l’inaspettato. E quando lo vedi, non puoi più far finta di niente. Alcune osservazioni recenti sembrano puntare a un ordine nascosto. E se quell’ordine, così sottile ma evidente, fosse il segnale di… no, aspetta, ci arriviamo tra poco. Intanto, basta sapere che è qualcosa di grosso.

Un dettaglio che stona

Come riporta Libero Tecnologia, un gruppo di ricerca della Kansas State University ha analizzato alcune immagini spaziali super dettagliate catturate dal James Webb Space Telescope. Lo scopo? Capire come ruotano le galassie più antiche, quelle nate subito dopo il Big Bang. Il risultato però non è quello che ci si aspettava. Oltre il 60% di queste galassie gira nello stesso verso. E no, non è normale.

Teoricamente, la rotazione delle galassie dovrebbe essere casuale, senza una direzione preferita. Ma questi dati dicono il contrario. È come se ci fosse una “direzione cosmica”, un filo invisibile che orienta tutto. Una simmetria così marcata che si nota a occhio nudo – l’hanno detto proprio i ricercatori, non serve nemmeno essere astrofisici per accorgersene. Ed è proprio da qui che partono le ipotesi più… wow.

Illustrazione di un buco nero (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Illustrazione di un buco nero (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un’idea un po’ folle (ma mica tanto)

E se l’universo in cui viviamo non fosse nato dal nulla? Secondo una teoria chiamata black hole cosmology, potrebbe essere il risultato del collasso di una stella enorme in un altro universo. In pratica: ci troveremmo dentro un buco nero. Lo so, suona assurdo. Ma è una spiegazione che regge, almeno con quello che si sta osservando adesso.

I buchi neri, infatti, non stanno lì fermi. Girano su sé stessi, e trascinano tutto quello che c’è intorno. Se il nostro universo fosse nato così, da una rotazione originaria, quella direzione comune delle galassie avrebbe perfettamente senso. E potrebbe anche chiarire un sacco di anomalie cosmiche che finora non tornavano. Insomma, il Big Bang potrebbe essere stato solo… l’ingresso.