Avvistamento anomalo sui cieli europei: NATO e UE in stato di massima allerta I Scalo chiuso a Bruxelles, voli deviati e report satellitari
Aeroporto e pericoli (Pixabay foto) - www.aerospacecue.it
Tra tensioni internazionali e cieli sorvegliati, un episodio improvviso ha mandato in tilt l’aeroporto principale del Belgio.
Negli ultimi tempi, il cielo sopra l’Europa sembra tutto tranne che tranquillo. Le solite rotte, gli aerei puntuali, gli annunci ai gate… tutto sembra normale finché non succede qualcosa che rompe il ritmo. E quando accade, le reazioni sono rapide, quasi istintive. C’è un’atmosfera di nervosismo che serpeggia nei corridoi degli aeroporti e nelle torri di controllo, come se si aspettasse sempre “qualcosa”.
Quello che inquieta di più, forse, è proprio l’imprevedibilità. Non si parla più solo di guasti o meteo avverso. Ora ci sono presenze sconosciute nei radar, oggetti non registrati, situazioni che non rientrano nei protocolli standard. E in questi casi, la parola d’ordine è: sospendere tutto, controllare ogni dettaglio, anche a costo di fermare un intero scalo.
Nel frattempo, dietro le quinte, i livelli di sicurezza vengono aggiornati e i sistemi messi alla prova. Basta un segnale sospetto per far scattare l’allarme. E non si tratta di eccesso di zelo: la posta in gioco è altissima. Qualsiasi errore potrebbe avere conseguenze molto serie. Meglio chiudere per un’ora che rischiare… no?
Intanto, chi viaggia – e chi lavora nel settore – sente crescere una certa tensione. Le notizie circolano velocissime, rilanciate in tempo reale dai media. E anche se all’inizio nessuno sa bene cosa stia succedendo, il sospetto prende forma. Forse c’è qualcosa di più grande dietro, qualcosa che va oltre il singolo episodio. Ecco, è questo il punto: si comincia a collegare, a immaginare scenari.
Cosa si è mosso sopra Bruxelles
Lunedì sera, succede l’inaspettato: all’aeroporto di Bruxelles, ufficialmente Zaventem, si ferma tutto di colpo. Qualcosa, un oggetto volante non ben identificato, compare all’improvviso. Non un uccello, non un aereo. Secondo l’emittente VRT, la società pubblica Skeyes – quella che si occupa dello spazio aereo in Belgio – ha deciso di bloccare i voli in arrivo e in partenza.
A parlare è Kurt Verwilligen, il portavoce di Skeyes, che ha spiegato la situazione con poche parole: “Motivi di sicurezza”. E a quanto pare, il tutto è iniziato verso le 20:00, ora locale. A quel punto, i voli in arrivo sono stati deviati su aeroporti vicini: Ostend-Bruges, Charleroi… insomma, una riorganizzazione lampo per gestire l’emergenza.

Quell’elemento che ha fermato tutto
Sì, perché a far scattare l’interruzione è stato proprio l’avvistamento di un drone, che volava nei pressi dell’aeroporto. Non si sa chi l’abbia fatto decollare né con quale scopo, ma la sua presenza è bastata per far scattare l’allarme e bloccare uno degli scali principali d’Europa, come riporta Euronews. Nessun volo in decollo, nessun atterraggio, tutto fermo.
E non è un evento isolato. Da settimane, la Nato e l’Unione Europea sono in stato di allerta per varie violazioni dello spazio aereo, attribuite – secondo le autorità – alla Russia. Questo episodio, quindi, non arriva a caso: si inserisce in un contesto già teso, dove ogni piccolo segnale può far scattare una reazione a catena.
