“Pazzesco, possiamo vederla anche dalla Terra”: arriva la COMETA INTERSTELLARE, ecco il momento preciso in cui si vede a occhio nudo
Che mistero (commons.wikimedia.org Olivier Hainaut et al.) - www.aerospacecue.it
Arriva il momento più atteso dell’anno: il passaggio della cometa interstellare, più vicina che mai alla Terra!
Ritorniamo a discutere qui su Space CUE sull’astronomia e su alcuni corpi celesti che forse più di ogni altro riescono a affascinarci: le comete interstellari.
Questi oggetti hanno origine da sistemi stellari estremamente remoti rispetto al nostro e si distinguono nettamente dalle comete “locali”, che orbitano attorno al Sole e vi ritornano con regolarità.
Le comete provenienti da altre stelle transitano nel Sistema Solare una sola volta, seguendo percorsi aperti che le riportano nello spazio lontano.
La loro ricerca ci consente di esaminare attentamente la sostanza primaria di altri sistemi planetari e di approfondire la nostra comprensione sull’origine e sviluppo della nostra galassia.
Un’occasione “stellare”
Ed è precisamente una di queste visitatrici, la 3I/ATLAS, a fornire oggi agli astronomi un’opportunità unica: poterla osservare dalla Terra ora che è finalmente emersa dalla luminosità del Sole. Dopo aver raggiunto il suo perielio, ovvero il punto più vicino al Sole, il 29 ottobre, 3I/ATLAS si trova ora in una posizione ideale per essere osservata, visibile all’alba con telescopio di buona qualità o anche con un binocolo di elevata manifattura!
Come indicato da IFL Science, all’inizio di novembre, la cometa si manifesterà nella costellazione della Vergine, vicino a Venere e alla stella Spica, manifestandosi circa due ore prima dell’alba. In base alle dichiarazioni dell’astrofisico Franck Marchis del SETI Institute, la sua luminosità potrebbe arrivare alla magnitudine 10, il che è sufficiente per essere osservata con apparecchiature amatoriali.
Come osservarla
Per trovarla, IFL suggerisce di utilizzare un’app per l’osservazione delle stelle, come SkySafari, Stellarium o Sky Tonight, impostando l’orizzonte verso est prima dell’alba. Marchis sottolinea che la luminosità delle comete può essere difficilmente prevedibile: in particolare, quella di 3I/ATLAS ha mostrato un notevole incremento dopo il perielio, rendendola un soggetto interessante anche per gli astrofotografi amatoriali.
Come riporta IFL, il SETI Institute e la rete mondiale di 25.000 astronomi amatoriali di Unistellar stanno raccogliendo informazioni in tempo reale per esaminare la composizione e il percorso della cometa. Ogni osservazione, anche se fatta da appassionati, può contribuire a una migliore comprensione di questo viaggiatore cosmico, che ha un’età di 10 miliardi di anni (avete letto bene!) ed è emerso ben al di là dei confini del nostro Sistema Solare. Coloro che non avranno la possibilità di vederla di persona potranno comunque seguire lo spettacolo grazie al Virtual Telescope Project, il quale trasmetterà in diretta globale le immagini della cometa nelle settimane a venire.
