I laghi della “Montagna Bollente” | Custoditi da millenni da un vulcano, ti meravigliano appena li raggiungi: i colori sono assurdi

Un luogo incantevole (Canva-Peapix foto) - www.aerospacecue.it
Questo suggestivo scenario merita indubbiamente una visita. Un vero e proprio diamante naturale che ti lascerà senza fiato
Tra i paesaggi più affascinanti presenti nel nostro Pianeta spiccano sicuramente le aree vulcaniche, che trovano origine proprio a seguito di un’intensa attività vulcanica verificatasi proprio in quella zona.
In base al differente tipo di vulcano e all’interazione che le manifestazioni vulcaniche hanno con l’ambiente circostante, sono diversi gli spettacoli naturali che possono avere origine.
Nei casi più frequenti i crateri, ossia le aperture vulcaniche da cui fuoriescono i materiali, generano colate laviche o coni vulcanici, ma anche caldere, nei casi di antichi vulcani, ormai collassati.
La lava che scorre all’interno della crosta è in grado di scavare dei veri e propri sistemi sotterranei, che portano alla formazione di grotte laviche, fumarole o solfatare.
Uno spettacolo di colori senza eguali
In Indonesia, ad esempio, sorgono i tre laghi di Kelimutu, noti in lingua autoctona come Tiwu ata Mbupu, traducibile ne “il lago degli anziani”, Tiwu Nuwa Muri Koo Fai, “il lago degli uomini giovani e delle fanciulle” e Tiwu Ata Polo “il lago incantato”. Ciascuno di questi 3 piccoli gioielli è contraddistinto da differenti splendidi colori: se il primo presenta toni più scuri e intensi, il secondo è caratterizzato da riflessi che svariano dal verde al turchese, mentre il terzo è noto per essere il più camaleontico in assoluto, potendo ammirarlo durante differenti fasi in cui il colore predominante può risultare essere il turchese, il rosso, il marrone e perfino il bianco.
Ma per quale motivo il colore dei tre laghi si presenta in modo così diametralmente opposto? La spiegazione è strettamente correlata ad una reazione chimica che ha luogo all’interno della montagna sulla quale i tre bacini d’acqua sorgono. Tutti e tre contengono significative concentrazioni di zinco e piombo, che indubbiamente influiscono nella colorazione degli stessi, ma l’elemento che maggiormente ne condiziona l’aspetto è sicuramente il quantitativo di ossigeno presente nell’acqua; chimicamente, infatti, i bacini idrici meno carichi di ossigeno risultano assumere un colore compreso tra il blu e il verde, viceversa, la possibilità è di assistere a trasformazioni di colore sino al rosso intenso o al nero.
Una meta ricca di leggende
La montagna del Kelimutu non è sicuramente da meno in termini di splendore e fascino. Il suo nome deriva dall’unione delle parole “Keli“, montagna, e “Mutu“, bollente. E questo titolo non è di certo casuale, tenendo conto dell’attività vulcanica sotterranea che caratterizza questa zona. Un’area dell’Indonesia che, tra l’altro, è dominata dalle incessanti leggende che ormai da queste parti circolano da millenni. Nelle circostanze di Kelimutu, infatti, ci sono degli abitanti che risultano essere ferventi sostenitori della leggenda secondo la quale ciascun lago possiede differenti colori in riferimento alle forze naturali che li dominano e al significato simbolico che possiedono.
Secondo questa interpretazione, il Tiwu Nuwa Muri Koo Fai, di colore blu, ospiterebbe le anime dei giovani defunti, il Tiwu Ata Polo, di colore rosso, sarebbe casa per le anime dei malvagi defunti, mentre il bianco Tiwu Ata Mbupu sarebbe destinato alle anime degli anziani defunti. La leggenda, inoltre, impone che quando i colori di ciascun lago subiscano variazioni cromatiche, gli autoctoni debbano offrire un dono per le anime dei defunti. In merito, esiste anche una specifica celebrazione nota come “Pati Ka“, quando ogni 14 agosto gli abitanti dei villaggi siti nelle vicinanze dei tre laghi si radunino per partire in processioni verso tale luogo, non prima di aver chiesto il permesso agli spiriti. Lo scrive Si Viaggia.