Luna, alleanza tra Russia e Cina preoccupa tutti | Ormai è deciso: vogliono costruirci a tutti i costi una centrale nucleare

Accordo tra Cina e Russia (Canva-Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
La posizione delle due superpotenze sta destando preoccupazioni nella comunità astronomica. Quale sarà il prossimo passo?
I rapporti tra Mosca e Pechino hanno subito un decisivo rafforzamento nel corso degli ultimi anni, sino a divenire il principale sodalizio di contrasto rispetto all’egemonia statunitense e, più in generale, dell’Occidente.
La loro alleanza affonda le proprie radici innanzitutto in ragioni strategiche, sia per quanto concerne l’economia e gli interessi comuni che Russia e Cina hanno dimostrato di possedere riguardo temi quali energia e logistica, sia relativamente allo scenario politico.
Se l’Occidente risulta essere ormai maggiormente allineato a Washington, Mosca e Pechino profondono il proprio congiunto impegno nell’Asia Centrale, nell’Indo-Pacifico, rivolgendosi anche all’Africa.
La cooperazione tra le due potenze globali ha condotto ad una reciproca crescita, che ha inevitabilmente beneficiato ad entrambe. Se la Cina si è occupata delle infrastrutture, la Russia ha completato il quadro con significativi investimenti nell’ambito della tecnologia bellica.
Pechino e Mosca pronte a prendersi la Luna?
Le due superpotenze mondiali hanno intenzione di trasferire il proprio sodalizio anche nell’ambito spaziale, con la concretizzazione di un’opera che appare come un assoluto unicum nella storia dell’umanità. Stiamo parlando del progetto già dichiarato che vedrebbe la costruzione di una centrale nucleare sulla Luna. Un rumor che si era fatto sempre più insistente nel corso delle ultime settimane, ma che adesso diverrà ufficiale, in virtù di un accordo siglato tra Pechino e Mosca, nel corso di una visita istituzionale del capo di Stato cinese Xi Jinping proprio presso la Capitale russa, avvenuta negli scorsi giorni.
Più precisamente, le parti firmatarie chiamate in causa sono state la CNSA (China National Space Administration) e la Roscosmos, agenzia spaziale governativa moscovita. Il piano dichiarato è già perfettamente stilato: costruire una centrale che sia in grado di fornire continuamente energia alla ILRS, Stazione Internazionale di Ricerca Lunare, annunciata nel 2021 dalle stesse Russia e Cina, che consisterà in una base di ricerca scientifica sita nel polo sud lunare, la cui costruzione avrà inizio nel 2028, con previsione di completamento entro e non oltre il 2035.
Un ambizioso progetto, che preoccupa e non poco
La ILRS includerà un hub di comunicazione, laboratori scientifici e infrastrutture energetiche, al fine di stabilire, a seguito della sua ultimazione, una presenza umana fissa direttamente sul satellite terrestre nel corso del 2036. Intanto, Yury Borisov, direttore generale di Roscosmos, ha annunciato come l’installazione del reattore nucleare avverrà in modo totalmente automatizzato, affidandosi a tecnologie che non richiederanno l’impiego diretto di forze umane, il cui unico compito sarà quello di guidare gli automi dalla Terra. Questa necessità si è resa concreta a causa delle condizioni estreme che caratterizzano la Luna e che non renderebbero possibile la permanenza continuativa di uomini sulla sua superficie.
L’alleanza tra Pechino e Mosca rappresenta sicuramente una posizione di contrasto rispetto alle mire degli Stati Uniti d’America, attualmente impegnati nell’esecuzione del programma NASA Artemis, che focalizza la propria attenzione sulla Luna, e che, attraverso il portavoce dell’agenzia governativa a stelle e strisce Bill Nelson, hanno espresso la propria preoccupazione in merito alla possibilità che le due superpotenze avversarie stiano, in realtà, compiendo passi in avanti per mettere a punto il proprio arsenale bellico, spaziale e terrestre. A riportarlo è La Stampa.