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Un percorso in treno di poco più di 20 km ti ruberà il cuore | Una vecchia ferrovia che attraversa millenni di storia

Il magico treno (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Il magico treno (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

Un viaggio lento e fantastico tra gole, rocce e ricordi: il treno che attraversa il cuore segreto di una zona magica. 

Ci sono viaggi che non servono a portarti lontano, ma piuttosto a farti tornare… indietro nel tempo. Alcuni tragitti riescono a lasciarti qualcosa dentro, come se ogni metro percorso aprisse una finestra su mondi che non pensavi di trovare. Non servono grandi distanze, a volte basta poco per emozionarsi sul serio.

Immagina di salire su un treno che non ha fretta, che scorre piano, come se volesse darti il tempo di guardare ogni dettaglio fuori dal finestrino. Niente corse, nessuna connessione Wi-Fi, solo montagne, canyon, torrenti e storie silenziose che ti scorrono accanto. E intanto tu… respiri, ascolti, ti perdi un po’.

Questi luoghi non seguono le logiche del turismo mordi e fuggi. Sono angoli in cui il tempo pare rallentare, o meglio ancora, dove il tempo decide proprio di non passare. E mentre il paesaggio cambia ad ogni curva, tu hai l’impressione che sia lui a guardare te, non il contrario. È quella magia che solo certi percorsi riescono a creare, e che difficilmente dimentichi.

Eh sì, perché esistono dei treni, pochi a dire il vero, che diventano parte della storia di un Paese. Non solo mezzi di trasporto, ma testimoni silenziosi di epoche lontane. Uno in particolare, nascosto tra le pieghe del Peloponneso, racconta un pezzo di Grecia che pochi conoscono ma che, una volta scoperto, non si lascia più dimenticare.

Tra rocce, binari e sogni in salita

Si chiama Odontotos, ed è una linea ferroviaria di appena 22,35 chilometri, che collega Diakopto a Kalavryta. Nata nel 1889, quando la Grecia era ancora alle prese con la sua identità dopo la fine del dominio ottomano, è un capolavoro di ingegneria (e di testardaggine, diciamolo). L’allora primo ministro Charilaos Trikoupis la volle a tutti i costi, convinto che modernizzare il Paese fosse l’unico modo per tenerlo al passo con l’Europa.

Come riporta Melodicamente.com, la ferrovia è strettissima, appena 750 millimetri di scartamento, ed è ancora oggi la più sottile usata per trasporto commerciale. Ma non è solo una questione di numeri: l’Odontotos affronta pendenze assurde – si parla di un massimo di 175 per mille – grazie a una cremagliera centrale che aiuta il treno a “mordere” la montagna (da qui il nome, che infatti significa “dentata”). E poi, l’energia arriva pure da fonti idroelettriche: un progetto decisamente avanti per quei tempi. Ma non finisce qui.

Paesaggio attraversato dalla ferrovia (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
Paesaggio attraversato dalla ferrovia (Depositphotos foto) – www.aerospacecue.it

Un viaggio che ti resta dentro

Il bello di questa linea è che attraversa il canyon del Vouraikos, uno dei posti più scenografici del Peloponneso. Gole profonde, acqua che scorre tra le rocce, cascate improvvise, tunnel scavati nella pietra viva… roba da restare a bocca aperta. Ogni corsa – ce ne sono tre al giorno, ma nel weekend aumentano – dura circa un’ora. Il biglietto costa 9,50 euro, ed è un prezzo che vale ogni secondo del viaggio.

Quando arrivi a Kalavryta, ti accorgi che il viaggio non finisce lì. Tra il Memoriale dell’eccidio nazista, le spettacolari Cave dei Laghi e il Monastero di Agia Lavra, ogni passo ti racconta qualcosa. Un intreccio di natura e memoria che ti resta addosso, molto più di una semplice gita in treno.