Sepino, questo borgo in Molise somiglia alla Pompei romana | Secoli di stratificazioni: quando arrivi resti incantato da viuzze e case medievali

Una seconda ed inedita Pompei (Comune di Sepino foto) - www.aerospacecue.it
Curioso di visitare Pompei? Anche questo borgo nel centro Italia non scherza affatto. La sua importanza è riconosciuta fino a New York
Il nostro Paese è assolutamente ricco di siti archeologici noti in tutto il mondo, capaci di testimoniare il significativo passato storico fatto di intrecci di culture e dominazioni che ha caratterizzato la Penisola nel corso dei secoli.
Non è un caso che uno degli ambiti turistici maggiormente richiesto, subito dopo il focus naturale e balneare, sia proprio quello archeologico. Visite organizzate dal globo intero soltanto per vedere i reperti archeologici del nostro territorio.
Camminare tra città antiche, sorprendersi con ruderi o costruzioni ancora perfettamente integre, frutto di un processo di conservazione ineguagliabile, tra le leggende e i miti che simili scorci sono ancora oggi in grado di “emanare”.
In particolar modo, ad assumere un’importanza determinante sono soprattutto i reperti storici risalenti al periodo dell’Antica Roma, che ha contribuito significativamente allo sviluppo della civiltà umana, per questo di enorme interesse per studiosi ed appassionati.
Un’alternativa egualmente suggestiva
Un perfetto esempio, in questo senso, è rappresentato da Pompei, città in Provincia di Napoli sommersa da una tremenda eruzione del vicino Vesuvio avvenuta nel 79 d.C., capace di condurre alla morte di oltre 16.000 cittadini, ricoprendo il centro e le sue vicinanze di interminabili flussi lavici, oggi conosciuta in tutto il mondo per la sua area archeologica. Ma per chi volesse ammirare gli antichi resti di una cittadina romana, esiste un’alternativa che di certo non lascerà a bocca asciutta; stiamo parlando della “Piccola Pompei“, ossia il borgo di Sepino, in Molise.
Poco meno di 2.000 anime popolano questo piccolo paese in Provincia di Campobasso, conosciuto dagli esperti per via della ricchezza archeologica che include al suo interno. Ci troviamo ai piedi del massiccio del Matese, dove ancora oggi è possibile ammirare i resti, perfettamente conservati, dell’antica città romana dal nome Saepinum, la cui visita, oltretutto, è totalmente gratuita.
Meraviglie note in tutto il mondo
Pensate che la fama di questa straordinaria meta è tale che addirittura il New York Times ne segnalò la presenza ai suoi lettori, inserendo il borgo di Sepino tra le 52 mete mondiali da scoprire assolutamente, nella speciale graduatoria datata 2020.
Ciò nonostante, parliamo di un luogo che resta profondamente distanziato rispetto al turismo di massa, il che permetterà ai propri visitatori di vivere l’esperienza in modo pacifico e rilassato, transitato tra cardo e decumano e lasciandosi meravigliare dalle cinte murarie lunghe oltre 1.200 metri, dalle colonne doriche di una basilica e dal basamento dell’antico Foro. Ma il simbolo in grado di esprimere alla perfezione la ricchezza archeologica di Sepino è sicuramente il Teatro romano, che ancora oggi appare completo delle sue componenti più suggestive ed affascinanti. A riportarlo è Men’s Health.