L’avevano chiamato asteroide killer, ma si è rivelato innocuo | Ora da spettacolo sulle nostre teste: sarà un passaggio epocale

Illustrazione della Terra e di un asteroide (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Per molti era pericoloso, eppure non causerà nessun danno. Anzi, ora è una vera e propria “star” dei nostri cieli.
Gli asteroidi sono tra gli oggetti più affascinanti, e allo stesso tempo più temuti, del Sistema Solare. Sono frammenti di roccia e metallo, residui della formazione dei pianeti, che orbitano attorno al Sole seguendo traiettorie spesso imprevedibili.
La maggior parte di essi si muove pacificamente nella fascia tra Marte e Giove, ma alcuni percorrono orbite che li portano a incrociare quella della Terra. Questi sono i cosiddetti NEO, Near-Earth Objects, e sono quelli che più attirano l’attenzione degli astronomi.
La pericolosità di un asteroide dipende soprattutto da due fattori: dimensioni e distanza. I piccoli bruciano nell’atmosfera come meteore, ma i corpi più grandi potrebbero provocare danni enormi in caso di impatto, come dimostrano gli eventi di Tunguska o Chelyabinsk.
Per questo, le agenzie spaziali di tutto il mondo monitorano costantemente il cielo. Programmi come DART della NASA o Hera dell’ESA studiano come deviare un asteroide prima che diventi una minaccia.
Non c’è alcun pericolo!
Quando si parla di asteroidi, il nome Apophis evoca subito un misto di curiosità e inquietudine. Scoperto nel 2004, questo corpo celeste di circa 350 metri di diametro era stato inizialmente classificato come potenzialmente pericoloso per la Terra. Le prime stime, infatti, avevano lasciato ipotizzare la possibilità di un impatto, un evento che avrebbe potuto liberare un’energia pari a centomila bombe di Hiroshima. Comprensibilmente, l’annuncio aveva destato grande preoccupazione nella comunità scientifica e non solo.
Con il passare del tempo, però, i calcoli si sono affinati e gli strumenti di osservazione sono diventati più precisi. Gli astronomi, come riportato da 3B Meteo, hanno potuto così escludere qualsiasi rischio di collisione. Anzi, oggi Apophis non è più visto come una minaccia, ma come una straordinaria occasione di studio. Il 13 aprile 2029 l’asteroide passerà infatti a soli 32.000 chilometri dalla Terra.
Cosa bisogna sapere
Come riportato da 3B Meteo, In preparazione a questo incontro ravvicinato, l’Agenzia Spaziale Europea ha in programma una missione dedicata: si chiama RAMSES (Rapid Apophis Mission for Space Safety) e il lancio è previsto per l’aprile 2028. La sonda principale sarà accompagnata da due piccoli CubeSat, che tenteranno addirittura di atterrare sulla superficie dell’asteroide per analizzarne la composizione, la struttura e gli effetti del campo gravitazionale terrestre durante il passaggio.
Un esperimento complesso ma di enorme valore per comprendere meglio questi corpi rocciosi e, in prospettiva, migliorare le strategie di difesa planetaria. Il sorvolo di Apophis rappresenterà un momento storico per l’astronomia: mai prima d’ora un oggetto di simili dimensioni era transitato così vicino al nostro pianeta in epoca moderna.