Marte, ormai la presenza di acqua è reale | Hanno appena trovato qualcosa di inimmaginabile: scoperto un Oceano

Illustrazione di un pianeta ricco d'acqua (Canva FOTO) - aerospacecue.it
Ormai non ci sono più molti dubbi sulla presenza di acqua sul Pianeta Rosso. E le informazioni di questa ricerca sono molto interessanti!
Quando si parla di acqua nello spazio, non si tratta solo di oceani e piogge come sulla Terra, ma di un ingrediente cosmico diffuso e sorprendentemente comune. Dalle comete ai satelliti ghiacciati, il sistema solare è pieno di indizi che raccontano una storia liquida e antica.
L’acqua può esistere in molte forme: ghiaccio, vapore o, in casi particolari, anche come fluido sotto la superficie. Molti mondi nascondono oceani sotterranei, tenuti caldi dal calore interno o dalle forze mareali di pianeti vicini.
Europa, Encelado e Ganimede, ad esempio, sembrano custodire interi oceani sotto croste di ghiaccio spesse chilometri. In alcuni casi, geyser di vapore e particelle d’acqua fuoriescono nello spazio, rivelando ambienti potenzialmente abitabili.
Questa scoperta cambia il modo in cui si cerca la vita: non più solo su pianeti simili alla Terra, ma anche su mondi gelidi dove l’acqua scorre nascosta, lontano dalla luce del Sole ma vicina al mistero dell’origine biologica.
Alla ricerca di acqua
Da tempo Marte affascina scienziati e curiosi con la sua aria di mondo perduto. È secco, rosso, apparentemente morto… eppure qualcosa nella sua geologia continua a suggerire che, in passato, le cose fossero molto diverse. Per anni si è parlato di antichi fiumi, canali e colate di fango, ma ora una nuova ricerca sembra spingersi oltre, ipotizzando che sul pianeta rosso ci fosse addirittura un oceano vero e proprio, enorme e profondo, che occupava gran parte dell’emisfero nord. L’idea non è nuova, ma questa volta gli indizi sembrano più solidi.
A sostenerlo è uno studio dell’Università dell’Arkansas, pubblicato su Geophysical Research Letters, che ha analizzato alcune aree marziane in modo davvero ingegnoso. Invece di limitarsi a osservare immagini satellitari, i ricercatori hanno confrontato le forme dei delta e dei letti fluviali di Marte con quelli terrestri, cercando “firme” idrodinamiche comuni.
Qualche dettaglio in più
Come riportato da Global Science, il team guidato da Cory Hughes ha notato che molti delta marziani appaiono sorprendentemente maturi, cioè formati da sedimenti disposti in modo ordinato e stabile, una caratteristica tipica dei punti in cui un corso d’acqua si immette in un mare o in un lago di dimensioni notevoli. Secondo i ricercatori, questa morfodinamica, cioè lo studio dei movimenti e delle forme create dai flussi, indicherebbe che diversi fiumi marziani sfociavano effettivamente in un antico oceano che copriva gran parte del pianeta.
In pratica, Marte non era solo un pianeta umido: era un mondo con coste, spiagge e forse anche onde, milioni di anni fa. È un pensiero che cambia prospettiva. Immaginare quel deserto freddo come un tempo blu e vivo fa riflettere su quanto l’acqua sia capace di trasformare un pianeta. Gli autori, comunque, rimangono cauti. Vedremo se queste informazioni verranno convalidate con studi successivi.