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La cometa 3I/ATLAS continua a sorprendere tutti | Hanno trovato un’enorme quantità di acqua

3I ATLAS

Continua a sorprendere. (commons.wikimedia.org/NASA) - www.aerospacecue.it

Continua a sorprendere il corpo stellare 3I/ATLAS, la cometa musa degli studi del professor Avi Loeb. Adesso c’entra anche l’acqua.

Su Sciencecue ne abbiamo parlato veramente tante volte. Ma visto che qui trattiamo di spazio, ci sembra giusto parlarne pure per Aerospacecue!

La cometa interstellare 3I/ATLAS, identificata lo scorso luglio, continua a destare interesse non solo per la sua unicità, essendo il terzo corpo celeste al di fuori del Sistema solare dopo ʻOumuamua nel 2017 e 2I/Borisov nel 2019.

Ma soprattutto per le ipotesi avanzate dal suo principale studioso, il professore di Harvard Avi Loeb. In un recente approfondimento di HD Blog, si era cercato di dare delle spiegazioni plausibili alla sua luminosità.

E mentre il telescopio Hubble ne ha catturato alcune incredibili immagini, adesso arriva un’altra novità attinente alla cometa interstellare: c’entra l’acqua, cari lettori.

Una sorgente inaspettata

Il telescopio spaziale Neil Gehrels Swift Observatory della NASA, riporta Futuro Prossimo, avrebbe identificato vapore acqueo proveniente dalla cometa interstellare 3I/ATLAS a una distanza dal Sole in cui tali corpi celesti di solito rimangono inattivi. La rivelazione è stata pubblicata anche sull’Astrophysical Journal Letters, da un gruppo di ricerca sotto la direzione di Dennis Bodewits dell’Auburn University.

La scoperta è notevolmente sorprendente poiché l’idrossile è stato rintracciato a circa 450 milioni di chilometri dal Sole, una distanza in cui la maggior parte delle comete all’interno del Sistema Solare rimane inattiva. Il ritmo di perdita di acqua è stimato attorno a 40 chilogrammi al secondo, un quantitativo notevole considerando la distanza dalla nostra stella! La causa, secondo Futuro Prossimo, potrebbe essere la radiazione solare, la quale riscalda sottili particelle di ghiaccio rilasciate dal nucleo della cometa, causando la vaporizzazione e la creazione di una nube di gas.

Immagini Swift
Immagini dallo studio (credits Xing et al. NASA) – www.aerospacecue.it

Diversa dalle altre

La cometa 3I/ATLAS è anche notevole per il suo inusuale rapporto di CO₂/acqua di 8:1, uno dei più elevati mai registrati. L’oggetto, come sottolineato da Dennis Bodewits, “continuerà il suo viaggio attraverso il Sistema Solare, passando dietro il Sole alla fine di ottobre e avventurandosi oltre Giove a marzo 2026, prima di tornare nello spazio interstellare da cui è venuta”.

Inoltre, precisa la fonte, la capacità di Swift, telescopio di soli 30 centimetri, di captare questo tenue segnale ultravioletta è un successo tecnologico, grazie alla sua posizione in orbita al di sopra dell’atmosfera terrestre, che consente l’osservazione di lunghezze d’onda altrimenti assorbite. Come osserva il ricercatore Zexi Xing: “Ogni cometa interstellare finora è stata una sorpresa. ‘Oumuamua era secco, Borisov era ricco di monossido di carbonio, e ora ATLAS rilascia acqua a una distanza dove non ce l’aspettavamo”.