ESA, bisogna fare presto per contrastare questo asteroide | Mentre gli altri perdono tempo, parte la missione con Giappone e Corea

Illustrazione di alcuni asteroidi (canva FOTO) - aerospacecue.it
Studiare questo asteroide è di fondamentale importanza, soprattutto per capire alcuni dettagli che ora non si conoscono per niente.
Gli asteroidi sono i resti rocciosi della formazione del Sistema Solare, frammenti che orbitano attorno al Sole da miliardi di anni. La maggior parte si trova nella fascia principale tra Marte e Giove, ma alcuni seguono traiettorie che li portano più vicino alla Terra.
Quando un asteroide attraversa l’orbita terrestre, entra nella categoria dei Near-Earth Objects (NEO), oggetti potenzialmente pericolosi. La maggior parte di essi si disintegra nell’atmosfera, ma quelli di dimensioni superiori a qualche decina di metri possono causare danni notevoli.
Eventi come quello di Čeljabinsk, nel 2013, mostrano che anche un piccolo corpo celeste può liberare un’energia paragonabile a una bomba nucleare, mandando in frantumi vetri e ferendo centinaia di persone.
Oggi esistono programmi di monitoraggio globali, come quelli della NASA e dell’ESA, che tengono sotto controllo migliaia di oggetti vicini alla Terra. L’obiettivo è prevenire, o almeno mitigare, un’eventuale collisione.
Una situazione particolare
Negli ultimi anni la cooperazione spaziale internazionale è diventata una vera e propria rete di alleanze globali. L’Europa, in particolare, ha iniziato a guardare con maggiore attenzione all’Asia, dove la corsa allo spazio non è più una questione di prestigio, ma una strategia economica e tecnologica di lungo periodo.
In questo contesto, le collaborazioni tra agenzie spaziali stanno assumendo un valore sempre più politico, oltre che scientifico: condividere conoscenze, infrastrutture e missioni permette di ridurre i costi e di affrontare insieme obiettivi che un tempo sarebbero stati impensabili per una sola nazione.
Cosa accadrà adesso?
Come riportato da HD Blog, durante il 76° Congresso Astronautico Internazionale di Sydney, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha annunciato due accordi che segnano una svolta strategica. Il primo è un memorandum d’intesa firmato con la Corea AeroSpace Administration (KASA), che prevede la condivisione delle stazioni di terra per il controllo delle missioni e una collaborazione su temi come esplorazione, sicurezza e meteorologia spaziale.
Parallelamente, l’ESA ha rinnovato la sua collaborazione con la giapponese JAXA nella missione Ramses, che volerà insieme alla sonda Destiny+ a bordo di un razzo H3 per esplorare l’asteroide Apophis, atteso per un passaggio ravvicinato alla Terra nel 2029. In origine Destiny+ doveva studiare l’asteroide 3200 Phaethon, ma i ritardi di lancio hanno offerto l’occasione per unire gli sforzi con l’Europa in un “car sharing” spaziale.