Marte, la stiamo combinando grossa | Se si continua di questi passo, si rischia la contaminazione totale del Pianeta

Esplorare marte (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it
La contaminazione del nostro pianeta può essere un problema grande se continuiamo a fare esplorazioni su Marte.
Negli ultimi decenni, Marte è diventato uno degli obiettivi principali dell’esplorazione spaziale. Il cosiddetto “Pianeta Rosso” affascina scienziati e appassionati per le sue somiglianze con la Terra e per le potenzialità che offre in termini di scoperta di vita passata o futura colonizzazione.
Le agenzie spaziali, dalla NASA all’ESA, passando per la Cina e gli Emirati Arabi, hanno investito risorse e tecnologia per inviare sonde, rover e satelliti in orbita marziana. I rover come Curiosity, Perseverance e il più recente Zhurong hanno raccolto dati preziosi sul suolo, sull’atmosfera e sulla possibile presenza di acqua salata o ghiacciata sotto la superficie.
L’obiettivo principale è comprendere se Marte abbia mai ospitato forme di vita microbica e preparare il terreno per future missioni con equipaggio umano. La presenza di antichi letti di fiumi, minerali argillosi e molecole organiche suggerisce che in passato Marte potesse essere un ambiente più ospitale.
Parallelamente, le missioni orbitali stanno mappando l’intero pianeta, studiando il clima, le tempeste di polvere e monitorando l’andamento delle stagioni marziane. Questi dati sono fondamentali per pianificare le prossime tappe dell’esplorazione, inclusa la possibilità di costruire basi abitabili, sfruttare le risorse locali (come l’ossigeno ricavato dall’anidride carbonica) e avviare una presenza umana stabile.
Un punto di svolta per l’uomo
Le esplorazioni di Marte rappresentano un punto di svolta per l’umanità. Non solo ampliano le nostre conoscenze sul Sistema Solare, ma aprono scenari concreti verso un futuro in cui vivere e lavorare su un altro pianeta potrebbe diventare realtà. Marte non è più solo un sogno fantascientifico: è la prossima frontiera dell’avventura umana nello spazio.
Un aspetto affascinante delle esplorazioni di Marte è l’impiego crescente di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e i droni. Un esempio è il piccolo elicottero Ingenuity, il primo velivolo a compiere un volo controllato su un altro pianeta. Questo esperimento ha dimostrato che è possibile esplorare aree marziane difficilmente raggiungibili dai rover, aprendo nuove prospettive per missioni sempre più autonome e dettagliate.
Problemi di contaminazione
Un recente studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research: Planets da Sébastien Viscardy mette in dubbio le rilevazioni di metano fatte dal rover Curiosity su Marte. Secondo i ricercatori, il gas potrebbe non avere un’origine marziana, ma derivare da contaminazioni terrestri o dal materiale stesso del rover.
Il metano potrebbe essere stato rilasciato da componenti come il nastro Kapton, usato nella costruzione del rover, se esposto alla luce ultravioletta. Per chiarire la fonte del gas, è stato proposto un esperimento: analizzare lo stesso campione d’aria per due notti consecutive e verificare eventuali variazioni.