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Un botto esagerato nello Spazio lascia tutti col fiato sospeso | Fin quando non si capirà di cosa si tratta, non si riuscirà a quantificare il danno per la Terra

Enorme esplosione cosmica

Enorme esplosione cosmica (Depositphotos foto) - www.aerospacecue.it

C’è stata un’enorme esplosione. L’evento ha lasciato a bocca aperta anche i più navigati ricercatori. Le ipotesi sono molte, le certezze poche

Lo Spazio può essere riguardato da fenomeni letteralmente esplosivi, di vario genere, che in base all’origine della manifestazione possiedono caratteristiche anche molto diverse tra loro.

Pensate, ad esempio, alle esplosioni di raggio gamma, indicate tecnicamente con la sigla GRB. Questo evento ha origine a partire dal collasso di stelle supermassicce, apparendo agli occhi degli esperti come le più energetiche che siano mai state osservate.

Collocandosi su livelli di potenza simili, vi sono le supernovae, corrispondenti alla morte di una stella massiccia, che al momento della fine del proprio “ciclo vitale” permette il rilascio di un quantitativo di energia superiore, addirittura, a quello emesso dal Sole nel corso della sua intera esistenza.

Sebbene, dunque, esistano dei fenomeni che, per quanto affascinanti e suggestivi, gli esperti abbiano ormai imparato a conoscere particolarmente, non è raro che altre manifestazioni risultino essere totalmente imprevedibili, improvvise, ma soprattutto differenti rispetto a quanto osservato sino a quel momento.

Mai visto niente di simile

E’ il caso di un’esplosione cosmica captata dal Telescopio Fermi della NASA lo scorso Luglio 2025, la quale ha richiesto, al fine di indagarne l’origine, una conferma effettuata usufruendo dell’Einstein Probe, nonché del Very Large Telescope e del Telescopio Spaziale Hubble, il cui impiego si è rivelato fondamentale per svelare che l’origine del fenomeno non fosse da ricercare all’interno della nostra Galassia, bensì in una regione remota del Cosmo.

GRB 250702BDE: così è stato rinominato il lampo gamma, esplosione realmente potente, che ha proseguito la propria attività per addirittura ventiquattro ore, rispetto ai canonici secondi o minuti che dovrebbero, generalmente, seguire alla manifestazione. Oltre a ciò, l’evento si è dimostrato caratterizzato da una natura decisamente “ripetitiva”, al punto da essere indicata, addirittura, come periodica, lasciando gli esperti a bocca aperta, poiché mai capaci (sino ad oggi) di osservare un fenomeno simile.

Buco nero
Buco nero (Shutterstock foto) – www.aerospacecue.it

Quali ipotesi si stanno succedendo?

I lampi gamma seguono la caduta di una stella massiccia, quando questa avviene in modo eccessivamente violento, ma la sorgente, in questa specifica circostanza, si è dimostrata capace di sopravvivere per un periodo decisamente prolungato, a tal punto da produrre esplosioni in serie, consecutivamente. C’è chi sostiene, proprio analizzando questi peculiari, quasi unici, aspetti, che si tratti in realtà della fine di una stella di dimensioni e massa enormi, neppure paragonabili a quelle del Sole.

Ma ci sono anche i sostenitori di un’ulteriore alternativa, ossia quella che vedrebbe il concretizzarsi di una distruzione mareale, ossia di un buco nero capace di distruggere una stella. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, troverebbe riscontro concreto soltanto nel caso in cui gli studiosi verificassero l’esistenza di un buco nero di massa intermedia, fino ad ora impossibile da identificare nel Cosmo. A scriverlo è Live Science